«Se chiedi “sei mai stata molestata?” risponderanno tutte sì», gli studenti di Vibo in piazza contro la violenza sulle donne – VIDEO
Tanti i ragazzi e le ragazze che questa mattina hanno sfilato lungo le vie del centro cittadino innalzando cartelli e urlando slogan: «Aver paura di camminare in strada non è libertà». E ancora: «Non temete di dichiararvi femministi, perché significa uguaglianza»
«Sei adesso fai un’intervista e chiedi a ogni donna: sei mai stata molestata? La maggior parte delle risposte sarà sì». Arriva forte come un pugno nello stomaco la denuncia e il grido d’aiuto degli studenti di Vibo Valentia, che questa mattina hanno deciso di scendere in piazza per dire una volta di più basta alla violenza sulle donne. Oggi i giovani vibonesi, sulla scia delle manifestazioni della Giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre, si sono uniti in un corteo che ha marciato per le vie del capoluogo di provincia.
«Abbiamo pensato che anche noi studenti dovessimo far sentire la nostra voce – spiega Francesco Colace, rappresentante d’istituto del liceo scientifico Berto di Vibo Valentia -. Oggi vogliamo rivolgerci in particolare al nostro territorio per dare un segnale forte e sensibilizzare su questa tematica così preoccupante».
I dati a livello mondiale sono allarmanti, l’ultimo rapporto di UN Women parla di un femminicidio ogni 10 minuti, con 85 mila donne o ragazze che sono state uccise intenzionalmente da uomini nel 2023. Numeri impressionanti anche in Italia dove lo scorso anno si sono registrate quasi 14 mila richieste di aiuto per violenza domestica o di genere.
«Noi vogliamo che questo sterminio di donne che va avanti da sempre finisca al più presto, perché siamo stanche di non essere libere neanche di poter camminare per strada la sera» commenta una studentessa, e ancora: «Fortunatamente ci sono leggi che ci proteggono in Italia rispetto a Paesi in cui le tutele sono nettamente minori ma il problema sta alla base, il problema è culturale ed è lì che bisogna agire, è da lì che deve arrivare un cambiamento».
Un sentimento condiviso dai tanti ragazzi in marcia al fianco delle proprie compagne: «Da ragazzo mi sento parte di tutto ciò ed è difficile anche affrontare questi momenti. Perché fa paura sapere che intorno a noi c’è tanta indifferenza» sottolinea un giovane, gli fa eco un compagno: «Bene la manifestazione e il corteo, ma dobbiamo manifestare ogni singolo giorno semplicemente rispettando le donne».
Un segnale importante quello che gli studenti hanno voluto gridare alla comunità questa mattina con la speranza che il loro gesto arrivi alle coscienze di più persone possibili: «Questa non è una battaglia che dobbiamo portare avanti soltanto noi – spiega una studentessa – ma è una battaglia che può essere vinta solo se coinvolge tutta la società: dobbiamo unirci tutti per abbattere questa piaga che è il patriarcato. Siate femministi e non abbiate paura di dichiararvi tali – conclude – perché femminismo vuol dire uguaglianza».