Inquinamento del Sant’Anna, i consiglieri Lo Bianco e Fiorillo replicano a Gioia: «Chiudere il torrente? Servono proposte realizzabili»
Le critiche per la bocciatura della richiesta rispedite al mittente: «Non servono ordini del giorno generici e privi di contenuto. Si faccia affiancare da un tecnico e dimostri la fattibilità»
Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, la consigliera Claudia Gioia (Vibo Unica) ha presentato un ordine del giorno «finalizzato ad evitare lo sversamento del Torrente Sant’Anna nel mare di Bivona, sul presupposto che solo una soluzione definitiva da programmare per tempo può determinare la risoluzione di una problematica che oggettivamente impedisce il rilancio turistico di una zona importante per l’intera economia del territorio». Dopo le sue recenti dichiarazioni a mezzo stampa sulla “bocciatura” del civico consesso alla sua proposta (“Si disponga con l’ufficio competente, ambiente e lavori pubblici, un piano immediato per chiudere definitivamente il torrente Sant’Anna”), intervengono in replica i consiglieri comunali Umberto Lo Bianco e Maria Fiorillo (Pd). «Prendiamo atto – hanno fatto sapere in un comunicato stampa – della nota pubblicata dalla consigliera Gioia su diverse testate giornalistiche e ci sembra doveroso fare alcune precisazioni».
«La collega Gioia parla di “inconsistenza” della maggioranza; l’inconsistenza, però, è da ravvisarsi nella proposta all’ordine del giorno avanzata dalla stessa che definire scarna e priva di fondamenti giuridici risulta quantomeno riduttivo. Il Consiglio comunale non è un “ring” e non dovrebbe mai esserlo – hanno sottolineato i due consiglieri di maggioranza -, ma d’altro canto è nostro dovere analizzare le proposte avanzate da tutte le parti politiche e valutarle in tema di fattibilità tecnica e fattuale. Tale modus operandi ce lo impone la serietà che ci contraddistingue. Se così non fosse ci si ritroverebbe davanti ad una mera operazione di propaganda politica fumosa che non punta al perseguimento degli interessi dei cittadini che abbiamo l’onore di rappresentare in Consiglio. Il nostro compito di consiglieri, banalmente, è quello di analizzare e studiare le proposte provenienti da qualsiasi parte politica e discuterne nelle sedi preposte».
«Ebbene, invece di portare in Consiglio ordini del giorno generici e privi di contenuto sostanziale, “Si disponga con l’ufficio competente, ambiente e lavori pubblici, un piano immediato per chiudere definitivamente il torrente Sant’Anna”, sarebbe auspicabile e sufficiente formulare proposte precise e realizzabili, nell’interesse della comunità. In tal caso siamo sempre aperti ad una discussione costruttiva con tutte le forze politiche, per il perseguimento degli interessi collettivi. Concludiamo ribadendo quanto già detto in sede di Consiglio comunale: la legge consente anche al privato di avanzare, con l’ausilio dei tecnici, la proposta di “chiusura definitiva” del torrente; la collega Gioia si spogli dai panni di consigliera comunale e porti avanti la sua battaglia se la ritiene fattibile, per come formulata nell’ordine del giorno. Sarebbe, senz’altro, un atteggiamento “consistente” e non meramente propagandistico, sempre che riesca nell’ardua ricerca di un tecnico che la affianchi nell’esatta realizzazione di quanto formulato nell’ordine del giorno da lei stessa stilato».