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«Ma quale dissesto, spesa già coperta»: l’ex sindaco Limardo replica a Romeo che ha paventato il default per i 3,5 milioni da versare a Cadi

Durante l'ultimo Consiglio comunale è stato lanciato l'allarme sui conti a rischio a causa della definitiva soccombenza in giudizio del Comune: «Il primo cittadino non è informato, la mia amministrazione ha portato il fondo contezioso a 13 milioni di euro»

«Ma quale dissesto, spesa già coperta»: l’ex sindaco Limardo replica a Romeo che ha paventato il default per i 3,5 milioni da versare a Cadi
Da sinistra Romeo e Limardo

Sul potenziale dissesto finanziario del Comune di Vibo Valentia, evidenziato dal sindaco Enzo Romeo nell’ultima seduta di Consiglio, risponde con una nota stampa l’ex primo cittadino Maria Limardo, evidenziando come per la «sentenza sfavorevole (Cadi) di circa 3,5 milioni di euro il Comune – sotto il suo mandato – aveva già stanziato fondi sufficienti per coprire la spesa». Nel corso delle rituali comunicazioni di apertura del Consiglio comunale «il sindaco Romeo – ha fatto sapere Limardo – ha affrontato la nota questione Cadi, una lunghissima vicenda giudiziaria avviata oltre 20 anni fa, di recente sfociata in una sentenza di condanna dell’Ente al pagamento di circa tre milioni e mezzo di euro».

«Stupisce e non poco – ha affermato l’ex primo cittadino – leggere che secondo il sindaco Romeo ora rischiamo il dissesto perché dobbiamo pagare i danni a Cadi. Delle due l’una: o l’affermazione è strumentale alla costruzione di un qualche futuro paravento politico, ovvero il sindaco non si è o non è stato adeguatamente informato dal suo assessore al ramo. E allora – ha incalzato Limardo – riteniamo giusto mettere al corrente non solo il sindaco, ma anche la cittadinanza, su come stanno effettivamente le cose e sul perché il Comune non corre nessun rischio di dissesto posto che le somme occorrenti per far fronte alla sentenza sono già appostate in bilancio per un importo che supera i tre milioni di euro. Più precisamente questi importi sono stati messi prudentemente da parte nel così detto Fondo contenzioso che la passata amministrazione ha prima, di fatto, costituito e poi costantemente adeguato nel corso degli anni, proprio per fare fronte a situazioni di questo tipo ed evitare di trovarsi spiazzati». 

Dunque, ha aggiunto Limardo, «non esiste nessun rischio dissesto legato alla vicenda Cadi perché la condanna non impatta in nessun modo sugli equilibri di bilancio, trovando la stessa sentenza di condanna copertura e capienza nei fondi di bilancio che l’amministrazione Limardo ha prudenzialmente lasciato ai nuovi amministratori. Certo sarebbe stato meglio vincere la causa, tuttavia, l’agire secondo il criterio del buon padre di famiglia, che abbiamo sempre mantenuto nel precedente quinquennio per come dimostra anche questa vicenda, impone di mettere in conto il rischio della soccombenza e di comportarsi di conseguenza. E proprio come avrebbe fatto il buon padre di famiglia, abbiamo pensato al peggio per trovarci meglio, e così oggi l’amministrazione Romeo è ben lungi dal rischiare il dissesto per la vicenda Cadi proprio perché c’è chi ci ha già pensato prima». 

«Va ricordato che nell’anno 2019, al momento dell’insediamento dell’amministrazione Limardo, il Fondo contenzioso ammontava ad appena 60mila euro e che nel corso dei cinque anni è stato fatto un lavoro enorme che oggi vede quello stesso Fondo ammontare ad almeno 13 milioni di euro, a copertura anche di questo contenzioso e a protezione di tutto il bilancio. E se tanto si è potuto realizzare lo si deve alle sapienti e severe misure suggerite dall’assessore al Bilancio e grazie al costante e professionale impegno degli Uffici, ma soprattutto grazie ad una politica che ha sempre anteposto su tutto la prudente e sana gestione del bilancio, nella consapevolezza del terribile impatto che scelte allegre e malsane in tema di bilancio hanno sulle future generazioni e amministrazioni».

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