giovedì,Dicembre 26 2024

Vibo, consegnate 3 nuove ambulanze. Intanto nel Piano attività l’Asp punta a potenziare i servizi anche per Tropea e Serra

Nel documento programmatico, la commissione alla guida dell’ente mira a dare risposte alle richieste della comunità. Tra le iniziative: il triage bifasico, il potenziamento dell’osservazione breve-intensiva e il ruolo dei volontari nell’accoglienza di utenti e familiari

Vibo, consegnate 3 nuove ambulanze. Intanto nel Piano attività l’Asp punta a potenziare i servizi anche per Tropea e Serra

Nella mattinata di ieri sono state consegnate all’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia tre nuove ambulanze che vanno a rinvigorire il parco mezzi a disposizione dell’emergenza-urgenza. Proprio nelle scorse ore, l’azienda ha provveduto ad adottare il Piano annuale delle attività, inteso come uno strumento di programmazione di iniziative e azioni riferite a obiettivi di salute che tiene conto dei contesti esistenti, delle risorse disponibili e delle aree a maggiore necessità di intervento o in maggiore sofferenza. Il territorio di competenza dell’Asp vibonese è ampio. Si estende infatti su una superficie di 1.139,47 chilometri quadrati e comprende 50 comuni. L’assetto geomorfologico vede la coesistenza di aree montane, collinari, costiere e marine. La popolazione residente è pari a 150.564 abitanti. Da qui l’esigenza di programmare al fine di garantire servizi adeguati alle richieste dell’utenza.

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Le principali aree di intervento

L’ente guidato dalla commissione straordinaria composta da Vittorio Piscitelli, Gandolfo Miserendino e Gianluca Orlando, ha individuato tre principali aree di intervento come si evince dal Piano annuale: Area ospedaliera, aree della prevenzione, area veterinaria, area territoriale distrettuale e area aziendale di supporto amministrativo. Per quanto concerne il primo punto, l’attenzione viene focalizzata sulle prestazioni sanitarie di diagnosi e cura, sulle attività ambulatoriali ma anche su area diagnostica, salute mentale, farmaceutica e ovviamente emergenza/urgenza.

Per l’unità operativa di Medicina-chirurgia accettazione e urgenza si prevede per esempio l’attivazione del triage bifasico con due infermieri in servizio (il primo per una prima valutazione e definizione priorità, il secondo per avviare il giusto percorso assistenziale), il potenziamento dell’osservazione breve‐intensiva, con letti e personale dedicato per una degenza breve, fino a 24‐30 ore, che consenta di dimettere i pazienti in sicurezza dopo una prima fase di cura oppure di avviare percorsi di assistenza per i pazienti fragili o con problematiche sociali.

Oltre alla promozione di percorsi formativi per il personale, si punta a iniziative per il miglioramento della informazione e dell’accoglienza agli utenti e familiari anche con l’ausilio di personale delle associazioni di volontariato. Per il Suem, tra i punti più importanti, la definizione dei percorsi clinico‐assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza e di cura, la gestione dei trattamenti polifarmacologici e il consolidamento delle competenze del personale. Mentre per la Cardiologia si prevede l’attivazione di ambulatori dedicati, per l’unità operativa Anestesia e Rianimazione tra gli obiettivi prioritari e urgenti vi è l’esigenza di continuare a elevare gli standard d’assistenza e di sicurezza a livello del contesto del servizio e nella struttura.

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I presidi di Tropea e Serra San Bruno

Per l’ospedale di Tropea, nel Piano vergato dall’Asp, si prevede l’incremento delle attività ambulatoriali già presenti e il ripristino dell’ambulatorio di Diabetologia con aumento delle prestazioni ad oggi disponibili. Per il nosocomio di Serra, oltre a garantire una degenza che rispetti gli standard, si punterà a continuare ad accogliere i pazienti provenienti sia dai presidi aziendali sia dalle Asp limitrofe, mantenere l’alta occupazione dei posti letto, ridurre i ricoveri impropri mediante una stretta collaborazione con il Pronto Soccorso e con la medicina del territorio, mantenere l’attività ambulatoriale esterna per ridurre le liste di attesa.

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