Torrenti di Vibo Marina come foreste tropicali, corsi d’acqua a rischio esondazione: da queste parti Sicilia e Spagna sembrano non far paura
Nonostante le denunce continue dei cittadini e le criticità documentate più volte da Il Vibonese, gli alvei sono ancora ostruiti dalla vegetazione che cresce rigogliosa in attesa di ostacolare la prossima piena
Le inondazioni improvvise delle scorse settimane a Valencia e nel resto della Spagna – con oltre 220 morti e migliaia di case distrutte – le immagini che arrivano dalla Sicilia, dove le strade sono diventate fiumi capaci di trascinare la auto in mare e le allerte registrate anche in Calabria con forti fenomeni temporaleschi hanno acceso, una volta di più, la preoccupazione della cittadinanza vibonese che vede nella mancata manutenzione dei corsi d’acqua, completamente ostruiti in molti casi da una fitta vegetazione, il più grande alleato dei fenomeni alluvionali.
Bravo, Tormarchiello, Sant’Anna, La Badessa, Antonucci; sono diversi i torrenti che sfociano nel mare di Vibo e le cui condizioni – documentate a più riprese da Il Vibonese – sono da tempo oggetto di denunce e accorati appelli alle istituzioni da parte di residenti e attivisti. «Ormai penso che i cittadini siano stanchi e sfiduciati visto che questi appelli vengono puntualmente disattesi – ha commentato ai nostri microfoni Mino De Pinto, coordinatore provinciale della Lega -. Io mi rivolgo direttamente al prefetto, serve un intervento urgente visto quanto sta succedendo non solo in Spagna ma anche nella vicina Sicilia».
Nella mente dei cittadini vibonesi non può che esserci anche l’immagine di quanto già successo il 3 luglio del 2006: «Quell’alluvionecausata dall’esondazione del Tomarchiello portò a disastri incalcolabili e anche dei morti – ha ricordato De Pinto -. Non sappiamo se potrà effettivamente ripresentarsi una situazione simile ma sappiamo che può essere fatto di più per prevenire il rischio. Urge una messa in sicurezza e un ripristino dei torrenti che, oggi, sono in uno stato di abbandono. Non si può aspettare che ci sia l’emergenza per poi spendere i soldi, questi interventi vanno fatti tutto l’anno».
Proprio in tema di fondi a disposizione delle istituzioni per mitigare il fenomeno, è notizia ormai nota quella dello stanziamento, da parte della Regione Calabria e a favore del Comune di Vibo Valentia, di 22 milioni e mezzo di euro per 14 interventi di ripristino dell’officiosità idraulica e messa in sicurezza dei torrenti che sfociano nella frazione marina della città capoluogo, in particolare quelli che si dipanano tra il quartiere Pennello e Porto Salvo. L’auspicio della comunità vibonese è che si possa finalmente osservare, con azioni tangibili, un cambio di rotta e che le importanti risorse siano spese bene, e nel più breve tempo possibile.