Passi in avanti verso la beatificazione di Irma Scrugli, presentate nuove prove e ascoltati altri testimoni
Conclusa l'Inchiesta supplementare chiesta dal Dicastero delle cause dei santi. Si tratta di una nuova significativa tappa nel processo di canonizzazione della cofondatrice insieme a don Mottola dell'Istituto delle oblate del Sacro Cuore
Si conclude un’altra tappa del processo di canonizzazione di Irma Scrugli, laica consacrata e cofondatrice, insieme al beato don Francesco Mottola, dell’istituto delle oblate del Sacro Cuore di Gesù. L’Inchiesta diocesana sulle virtù, la fama di santità e di segni della Serva di Dio di Tropea è stata celebrata, dal 22 dicembre 2014 al 4 settembre 2017, dall’allora vescovo Luigi Renzo. Lo scorso 6 novembre, invece, si è conclusa l’Inchiesta supplementare istruita dalla diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea in seguito alla richiesta di approfondimento documentale di testimonianze inoltrata dal competente Dicastero delle cause dei santi.
A svolgere, nel concreto, questo supplemento d’indagine è stato l’apposito tribunale nominato lo scorso 24 giugno dal vescovo Attilio Nostro, composto dal giudice delegato don Francesco Sicari, dal promotore di giustizia don Lucio Maria Bellantoni e dal notaio Francesco Reda.
«Il postulatore della causa, don Enzo Gabrieli, nominato dall’Istituto secolare delle oblate del Sacro Cuore di Gesù – viene comunicato dalla diocesi – insieme alla richiesta dell’inchiesta suppletiva ha presentato nuove prove, nuova documentazione e nuovi testimoni. L’inchiesta si è chiusa con la sessione conclusiva il 6 novembre 2024 e i documenti sono stati inviati attraverso il postulatore, appositamente nominato portitore dei transunti, al dicastero delle Cause dei Santi, dove proseguirà l’iter per l’esame della validità giuridica dell’Inchiesta. Complessivamente – si aggiunge – sono stati auditi nella prima Inchiesta 23 testimoni e 2 ex officio, nell’inchiesta suppletiva (nel corso di 37 Sessioni) sono stati auditi nuovamente 13 dei 23 testimoni e altri 26 nuovi testimoni e altri 2 ex officio». In conclusione, dalla diocesi viene specificato che sono «quasi tremila le pagine che compongono questa nuova Inchiesta» e che l’ultima Sessione del 6 novembre, «presieduta da sua eccellenza monsignor Attilio Nostro, si è svolta nell’episcopio di Mileto con la firma degli atti, dello strumento di chiusura e delle lettere inviate al competente Dicastero».
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