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Baker Hughes, sui 26 milioni a Porto Salvo la Cgil non si fida della politica: «L’azienda ci incontri per spiegare e offrire garanzie»

I vertici nazionali e regionali della Fiom chiedono di capire se l’investimento annunciato riguardi impegni aggiuntivi rispetto a quelli già programmati

Baker Hughes, sui 26 milioni a Porto Salvo la Cgil non si fida della politica: «L’azienda ci incontri per spiegare e offrire garanzie»

Sull’annunciato investimento da 26 milioni di euro che Baker Hughes si appresterebbe a fare a Vibo, nell’insediamento del Nuovo Pignone, i sindacati vogliono vederci chiaro e non sono disposti ad accontentarsi dei proclami della politica. Ieri la notizia diffusa dal presidente della Regione Roberto Occhiuto che ha reso noto l’esito dell’incontro con il presidente della multinazionale Paolo Noccioni, che ha annunciato, appunto, l’intenzione di consolidare e incrementare gli investimenti nel Vibonese.

«Apprendiamo dalla stampa – affermano in una nota il coordinatore Fiom Cgil Nazionale Daniele Calosi, il Segretario Generale Fiom Cgil Calabria Umberto Calabrone e l’Rsu Bh Paolo De Rito – che il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso, a cui unitariamente a Fim Cisl e Uilm Uuil abbiamo fatto una richiesta d’incontro ancora inevasa, ha inviato una lettera al sindaco di Corigliano Rossano Stasi, in cui ha ribadito che, nonostante il suo impegno, Baker Hughes non ha più intenzione d’investire nel porto di Corigliano Rossano. Non serviva la ratifica del ministro e non ci interessano le polemiche politiche che hanno accompagnato la scelta dell’azienda; dal ministro Urso ci aspettiamo che convochi un incontro per come richiesto perché riteniamo ancora valida la possibilità che l’investimento si concretizzi a Corigliano Rossano».

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Poi entrano nello specifico riferendosi all’investimento a Vibo Marina: «Sempre tramite i media leggiamo che grazie all’impegno del governatore Occhiuto, 26 dei sessanta milioni previsti a Corigliano Rossano saranno spostati su Vibo Valentia rafforzando ancora di più quel sito produttivo. Come Fiom – affermano i dirigenti sindacali – abbiamo sempre ribadito in tutti gli incontri con l’azienda che l’insediamento di Vibo per noi è strategico per le professionalità presenti e per lo sviluppo dell’intero territorio. Gli oltre 14 milioni di euro investiti negli ultimi anni, di fatto, hanno aumentato l’organico diretto di oltre il 25 per cento e quello indiretto ha avuto incrementi importanti con ulteriore potenziamento già programmato per il 2025.  Ulteriori 26 milioni sarebbero la conferma, aldilà di quello che si dice e si scrive, di come la Calabria per Baker Hughes sia strategica».

Insomma, i sindacati del settore metalmeccanico non si fidano e vogliono capire se i 26 milioni annunciati si andranno ad aggiungere agli investimenti già programmati da tempo. Per questo chiedono «alla Baker Hughes un incontro urgente per verificare l’effettivo investimento ed eventualmente modalità e tempi d’impegno in modo da rafforzare sempre di più lo stabilimento di Vibo».

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