venerdì,Novembre 8 2024

Liberata nell’oasi del Lago Angitola l’Aquila dei serpenti ritrovata sul ciglio di una strada

Il rapace era stato rinvento precisamente al confine tra i comuni di Curinga e Lamezia. Dopo essere stato sottoposto alle cure e alle osservazioni del caso al Cras di Catanzaro è tornato in libertà

Liberata nell’oasi del Lago Angitola l’Aquila dei serpenti ritrovata sul ciglio di una strada
L'esemplare di Aquila dei serpenti liberato

Esattamente a distanza di ventidue giorni dal recupero e le successive cure presso il Cras di Catanzaro, il maestoso esemplare di Biancone rinvenuto sulla statale 18 in grave difficoltà, è tornato a volare.

Il grande rapace, noto anche come “Aquila dei serpenti” per via delle sue abitudini alimentari del tutto particolari, era stato rinvenuto ai bordi della strada da due Agenti della Polizia Ferroviaria, al confine tra i comuni di Curinga e Lamezia. Il vice sovrintendente Giovanni Buonocore e l’assistente Francesco Cuda si erano subito prodigati per evitare che il volatile finisse schiacciato dalle automobili in transito su un’arteria molto trafficata, facendo partire l’allarme per il recupero e il trasporto del rapace presso il Cras di Catanzaro che venivano effettuati grazie al pronto intervento del naturalista del Wwf Pino Paolillo.

Il grande volatile era apparso subito in uno stato di grave deperimento, per cui veniva sottoposto alle cure e alle osservazioni del caso dalla direttrice del Centro di Recupero Animali Selvatici del Capoluogo, dottoressa Debora Giordano. Una volta accertate le migliorate condizioni generali e l’idoneità alla liberazione, una pattuglia delle Guardie Agroforestali del comandate regionale Salvatore Iozzo e dal vicario ha trasferito il rapace nell’oasi del Lago Angitola, dove il naturalista del Wwf, alla presenza dei Poliziotti che si erano resi protagonisti del salvataggio, ha potuto restituire al volo la maestosa Aquila che ha dispiegato le sue enormi ali. Comprensibile la soddisfazione di tutti i presenti, che hanno condiviso la speranza e l’augurio che il giovane Biancone possa presto riprendere il suo viaggio migratorio verso le savane africane.

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