Nasce anche a Rende lo sportello a Tutela delle vittime di reato: è frutto dell’accordo tra la provincia di Cosenza e Valentia Aps
Il presidente dell'associazione Lo Bianco spiega: «L'obiettivo è fornire assistenza emotiva e legale tramite un team di professionisti»
Per tutelare le vittime di reato, la Provincia di Cosenza e l’associazione Valentia aps hanno stipulano un accordo di collaborazione per far nascere un nuovo sportello Tuvire (Tutela vittime di reato). «Consolidare una rete permanente per operare sul territorio e fornire assistenza alle vittime di reati, partendo dalla missione propria del progetto Tuvire. È questo – hanno fatto sapere dall’associazione attraverso un comunicato stampa – l’obiettivo alla base dell’accordo di collaborazione stipulato, attraverso il quale l’associazione Valentia aps ha già aperto un nuovo sportello nella città bruzia dopo quelli di Crotone, Rosarno e Vibo Valentia». Il nuovo sportello è aperto ogni mercoledì dalle ore 15 alle 17, nella sede operativa della Cri.Me.Leg. in via Carlo Bilotti, 45 a Rende e la referente dello sportello è la dottoressa Nunzia Procida.
«La realizzazione del progetto, grazie all’implementazione degli sportelli – ha affermato il presidente dell’associazione, Anthony Lo Bianco – porta alla creazione di spazi di ascolto in cui la vittima si senta protetta ed in grado di instaurare un dialogo in confidenza, senza la paura di essere giudicata. L’obiettivo del progetto Tuvire è proprio quello di fornire assistenza e sostegno alle vittime di qualsiasi tipo di reato perseguito dall’ordinamento italiano, senza distinzioni di genere, età, nazionalità, etnia, religione, condizione socio-economica e sanitaria. Non posso che ringraziare la presidente Rosaria Succurro per aver voluto siglare questo partenariato, che ha il solo scopo di andare incontro, in maniera del tutto gratuita, ai cittadini vittime di reato, offrendo un sostegno emotivo e legale, attraverso il nostro team di professionisti e specialisti del settore, come avvocati, psicologi, assistenti sociali».