Cantiere fermo alla scuola Presterà di Vibo Marina, l’assessore Monteleone: «Serve una variante per procedere». Intanto la data di fine dei lavori è sparita dal cartello
Costruita negli anni '30 su iniziativa del filantropo Umberto Zanotti Bianco, dopo 6 anni di abbandono e vandalismi può rinascere rinascere grazie a un finanziamento di oltre 500mila euro. Ma per ora gli operai sono andati via
Nella scuola elementare Presterà di Vibo Marina, chiusa circa 6 anni per inagibilità e oggetto più volte di atti vandalici da parte di ignoti, il 13 maggio 2024 sono finalmente iniziati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio. Un cantiere ben avviato che, però, da qualche tempo agli occhi di cittadini e passanti appare completamente fermo. Come se non bastasse, il cartello di cantiere, che per obbligo di legge deve essere esposto e riportare tutte le informazioni riguardati, tra l’altro, il direttore dei lavori, la ditta esecutrice, la data di inizio dei lavori, non offre alcuna indicazione temporale alla voce “fine dei lavori”. Sulla faccenda è lo stesso assessore comunale ai Lavori pubblici, Salvatore Monteleone, a rassicurare, rispondendo alle domande de Il Vibonese.it e spiegando che «il cantiere si è necessariamente dovuto fermare poiché la struttura della scuola elementare necessita di un cordolo di coronamento per la muratura, sul quale poi poter effettivamente appoggiare il tetto mancante». «Per procedere quindi con la posa della copertura – spiega -, è necessario effettuare una perizia di variante del progetto che a giorni sarà ultimata e che consentirà alla ditta di riprendere l’esecuzione dell’intervento in corso».
Sulla questione poi del cartello di cantiere, Monteleone ha dichiarato: «Sono certo che questo fosse stato compilato in tutte le sue parti prima di essere affisso. Con molta probabilità, essendo esposto al sole e alle intemperie, si sarà sbiadito col tempo». Una conseguenza plausibile, ma sulla quale però sarebbe opportuno vigilare ed intervenire in caso di necessità poiché, tra le informazioni non accessibili ai cittadini, c’è la durata del cantiere, la tipologia del finanziamento ed il costo dell’opera appaltata. «Sui documenti di consegna dei lavori – ha precisato poi Monteleone – risultano 117 giorni per il termine della messa in sicurezza dell’edificio e ristrutturazione anche di tutti gli impianti. Un intervento che rientra nell’agenda urbana del Psc della Regione Calabria per l’importo complessivo di 565mila euro».
Il progetto di edilizia scolastica, risale all’amministrazione comunale precedente e sull’intervento lo stesso ex sindaco Maria Limardo, unitamente all’ex assessore ai Lavori pubblici, Carmen Corrado, aveva espresso la propria soddisfazione. «Il progetto – aveva fatto sapere allora Corrado – prevede l’adeguamento strutturale antisismico e l’adeguamento alle norme di sicurezza, igiene, agibilità e il rifacimento di tutti gli impianti. Verranno quindi completamente ristrutturate le aule, i pavimenti, i servizi igienici, la copertura, gli impianti elettrici e antincendio, termici, l’installazione del fotovoltaico».
La scuola elementare Presterà di Vibo Marina, è una delle più antiche della frazione costiera. Venne costruita negli anni ’30 grazie all’iniziativa di Umberto Zanotti Bianco, un filantropo piemontese che dedicò gran parte della sua vita alla fondazione di scuole e asili in Calabria. Zanotti Bianco credeva fortemente nell’importanza dell’educazione per le comunità più svantaggiate. La scuola ha superato diversi momenti difficili nel corso della sua storia, resistendo a terremoti e persino ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Per generazioni di vibonesi la Presterà è stata un punto di riferimento, un luogo dove imparare e crescere insieme. Negli ultimi anni però, uno dei simboli di Vibo Marina ha dovuto affrontare un periodo di declino iniziato il calo demografico, quindi la diminuzione delle iscrizioni, e le problematiche strutturali accumulatesi nel tempo. Ora la comunità attende che questo importante tassello d’identità storica e territoriale possa nuovamente riaprire i battenti per continuare ad accoglie e formare le future generazioni.