mercoledì,Novembre 6 2024

Mileto, il sindaco Giordano dopo il mancato scioglimento: «Come un papà che dice al figlio di fare meglio, chiederò al prefetto di guidarci»

Le parole del primo cittadino nel corso del Consiglio comunale di ieri. Oggi l’incontro con il rappresentante territoriale del Governo

Mileto, il sindaco Giordano dopo il mancato scioglimento: «Come un papà che dice al figlio di fare meglio, chiederò al prefetto di guidarci»
Il sindaco di Mileto Giordano

«Anche la Prefettura, ad onor del vero, ci richiama ad alcuni passaggi di natura amministrativa. Benissimo, sappiate che io non mi tiro indietro di fronte a queste responsabilità. Stamani alle 12 mi riceverà il prefetto e avrò un confronto diretto con lui. Ieri mattina abbiamo ricevuto questa splendida notizia, che ci ridà fiducia nel portare avanti con maggiore energia il nostro percorso, nella consapevolezza che quello che abbiamo fatto fino ad oggi lo abbiamo fatto solo ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini, anche se c’è stato qualche errore amministrativo».

Queste le parole del sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, a poche ore di distanza dall’arrivo a Palazzo dei normanni della missiva con cui la Prefettura di Vibo Valentia comunicava che il Ministero dell’Interno – dopo approfondito esame dei contenuti della relazione della commissione d’indagine e dello stesso prefetto Paolo Giovanni Grieco – ha ritenuto che non siano compiutamente emersi nei confronti degli amministratori e dei componenti dell’apparato burocratico del Comune «quegli essenziali elementi concreti, univoci e rilevanti, nel grado richiesto dall’articolo 143, comma 1, del decreto legislativo numero 267/2000 per l’adozione del menzionato provvedimento dissolutorio». Tali concetti sono stati espressi dal primo cittadino nel corso dell’ultimo consiglio comunale, precedentemente convocato per la ratifica di una variazione di Bilancio e altro ancora. Argomenti che, inevitabilmente, a quel punto sono passati in secondo piano. Nel suo intervento, Giordano ha poi rivendicato la rottura con il passato, attuata dal momento del suo insediamento, e spiegato che gli errori amministrativi sono da imputare principalmente alla carenza di organico che ha attanagliato l’apparato burocratico dell’Ente territoriale, a cui si sta cercando di ottemperare con nuove assunzioni.

il prefetto Giovanni Paolo Grieco

«Chiederò io al prefetto – ha aggiunto – di farci da guida. Noi accettiamo il provvedimento di oggi, anche se con un filo di amarezza su alcuni punti, perché è collaborativo e perché è come il papà di famiglia che dice al figlio: “Guarda, hai fatto, però devi imparare a fare meglio”». Il sindaco ha quindi annunciato che a breve verrà festeggiata in piazza la vittoria delle elezioni del giugno scorso, «sospesa perché non volevo essere premonitore di nulla. Abbiamo atteso con grande senso di responsabilità – ha sottolineato al riguardo – continuando a lavorare per programmare il futuro. Adesso riprendiamo la corsa in maniera più serena e tranquilla, convinti che nulla di cattivo abbiamo fatto in questo frattempo, perché altrimenti ne avremmo pagato le conseguenze, atteso che ci è stato riferito che sono state ben 100 le lettere anonime fatte su ogni atto amministrativo da noi creato. Atteggiamento che non condivido e che non riguarda questa opposizione – ha aggiunto – ma altre opposizioni nascoste di corvi, che io lotterò sempre perché non reputo corretto che si faccia la guerra infangando il nome di Mileto. Grazie a questo sindaco e a questa amministrazione tutta questa gentaglia viene oggi messa in un angolino, mentre viene fuori la gente per bene, che può anche sbagliare, ma che lavora sempre per il bene comune».

Michele Rombolà

Da Giordano, ancora, l’invito all’attuale minoranza a confrontarsi da oggi in avanti sui contenuti e sulle cose fatte o non fatte. E proprio in questa direzione è andato il successivo intervento del leader del gruppo d’opposizione Michele Rombolà. «Noi – ha rassicurato – saremo qui a rappresentare chi ci ha dato il suo consenso e ogni cittadino. In questo contesto, ci muoveremo in una direzione di controllo forte e ci accosteremo a sostegno di qualsiasi atto amministrativo che andrà in direzione dell’interesse collettivo. Detto ciò, facciamo a voi gli auguri di un buon lavoro, coscienti del fatto che ognuno ha un proprio ruolo e certi che, qualora le vostre azioni combaciassero con l’interesse di questa comunità, saremo sempre pronti a tendervi una mano». Il clima, passata la tempesta, sembra essersi rasserenato, così come del resto confermato anche dal successivo dibattito in sala sugli argomenti all’ordine del giorno. Rimane al sindaco, a questo punto, l’incombenza di adottare al più presto le misure necessarie al ripristino della correttezza e della legalità nello svolgimento delle attività amministrative del Comune, riguardo alle situazioni di irregolarità e di diffusa mala gestio emerse dall’accesso ispettivo della commissione prefettizia.      

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