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Fiori sulle tombe dei migranti nel cimitero di Bivona, la Pro Loco: «Anche loro morti da non dimenticare, il nostro un gesto voluto da tante mamme lontane»

L'iniziativa per il 2 novembre dell'associazione di Vibo Marina, che contestualmente cerca di mettersi in contatto con i familiari in Africa. Diverse le lapide ancora senza nome. Omaggiate pure le vittime della strage della Littorina

Fiori sulle tombe dei migranti nel cimitero di Bivona, la Pro Loco: «Anche loro morti da non dimenticare, il nostro un gesto voluto da tante mamme lontane»
Alcune delle tombe di migranti nel cimitero di Bivona

Un fiore sulle lapidi di chi è morto lontano dalla propria terra e qui non è pianto da nessuno. E ancora, fiori per tutti i caduti del mare, tra cui anche tanti pescatori, e per i 9 morti di una strage che ha segnato la storia di questo territorio, quella della Littorina nel 1951. È l’iniziativa della Pro Loco di Vibo Marina in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti. Un gesto fatto per «perseguire i valori della tradizione che fa memoria dei familiari ed amici cari non più presenti» e che ha riguardato appunto «luoghi della Comunità simbolo di un’umanità che non va dimenticata», spiegano dal sodalizio.

In particolare, i fiori sono stati deposti «all’“Ancora Caduti del Mare” posta nell’aiuola della memoria in corso M. Bianchi – lungomare C. Colombo, a ricordo del paese-porto dei marinai e pescatori, e di tutti gli appartenenti alla gente di mare, civili e militari di ogni tempo; alla “Stele della sciagura Littorina del 1951” facendo memoria di quelle vittime del Vibonese che si recavano al lavoro per la sussistenza; alle tombe dei migranti accolte nel cimitero di Bivona, vittime di tragedie nel Mediterraneo, come un gesto desiderato da tante mamme lontane».

Sono più di quaranta i migranti sepolti nel piccolo cimitero di Bivona, di questi la maggior parte originari dell’Africa sub-sahariana, giunti privi di vita con navi militari e ong al porto di Vibo Marina dal 2016 al 2023.

Molte di quelle tombe non hanno nemmeno un nome ma solo un numero identificativo, altre riportano le generalità date dalle Istituzioni di riferimento. Da parte sua, la Pro Loco «ha reso partecipe alcune associazioni internazionali per far giungere possibilmente notizie ai familiari negli sperduti villaggi dell’Africa; di recente è giunto a Bivona un parente che era da tempo alla ricerca del suo congiunto, un momento molto commovente».

Ecco di seguito, forniti dalla Pro Loco, i nomi conosciuti dei migranti sepolti a Bivona: Yu Jhon (nigeriano, il primo ad essere sepolto il 26/6/2016 , lapide posta da una concittadina), Amed Hsar Gome ( giunto con altri giunto su nave della Marina militare irlandese James Joyce il 23/07/2016), Vimed Salid, Libar Salad Hassan, Hasar Abdulcadir, Abbusalam Salat, Hamxa Moamed, Ali Issa, Hassar Abdi, Hammed Gula, Hamed Osman, Mohamed Gulle, Cisse Naminata, Efe Sivesta (giunto con Motonave Moas Topaz Responder il 24/11/2016), Mohammed Adde 05/02/2017 (con altri su nave Guardia Costiera U Diciotti il 5/2/2017), MoHammed Hadim, Le Shiba Huse , Monjoh Aiah (Sierra Leone portato da nave Asso Ventotene 5/2/2017), Haiah Menjoh, Oradeffa Acnille Obada ( insieme ad altri con nave Sea-Eye 4 il 29/10/2023), Solomon Pueen, Foatoumada Drarrascuba (bimba di anni 12 giunta insieme ad altri con nave ong Sea Eve 4 il 31/10/2023) ,Abd AlbaKi , Owsusu Samuel (Ghana), Tella Nembot (ultimo sepolto, deceduto nel mare di Trainiti il 25/06/2024).

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