giovedì,Dicembre 26 2024

Cala il sipario sul Festival Armonie della Magna Graecia di Tropea, il direttore Emilio Aversano: «Successo strepitoso»

Venticinque appuntamenti che hanno regalato al pubblico un viaggio emozionante nel mondo della musica. Nuovi eventi concertistici nel periodo natalizio

Cala il sipario sul Festival Armonie della Magna Graecia di Tropea, il direttore Emilio Aversano: «Successo strepitoso»

La XXVII edizione del Festival Armonie della Magna Graecia, diretta dal pianista Emilio Aversano, si è conclusa con un «successo strepitoso», confermandosi come un «appuntamento imperdibile per gli amanti della musica classica in Calabria». Il festival, ha fatto sapere lo stesso maestro Aversano in una nota stampa, «ha saputo attrarre un pubblico numeroso ed entusiasta, grazie ad un programma ricco di nomi di spicco e location suggestive che hanno trasformato Tropea in un palcoscenico per la grande musica». Oltre 25 appuntamenti hanno regalato al pubblico un viaggio emozionante nel mondo della musica, abbracciando i grandi capolavori classici e offrendo spazio a giovani promesse e celebri ensemble. La pianista canadese di origini rumene Dana Andreea Nigrim ha inaugurato il festival «con un programma incantevole» che ha spaziato da Liszt a Chopin e Debussy, mentre i Solisti dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia e della Tonhalle orchestra di Zurigo, affiancati dal maestro Aversano, «hanno regalato al pubblico un’esperienza di rara intensità artistica».

Il direttore del Festival Emilio Aversano

Il Quartetto Janáček, storico ensemble di fama mondiale, e il Quartetto Magna Graecia, giovane formazione cameristica che ha debuttato quest’anno per le Serate musicali di Milano, «hanno incantato il pubblico con le loro performance». L’edizione 2024 ha proposto anche eventi suggestivi come “Piano Time”, una passeggiata musicale itinerante attraverso il centro storico di Tropea, e i concerti “Candlelight”, tra cui la serata dedicata al pianoforte romantico, dove il maestro Aversano ha interpretato brani di Chopin, Mendelssohn e Beethoven in un’atmosfera intima e magica illuminata dalle sole candele. Altri ospiti d’eccezione, come il Quartetto d’archi Avantgarde, il pianista Nicolas Bourdoncle, il Trio De Salon, il soprano Maria Pia Garofalo, «hanno arricchito ulteriormente la rassegna, regalando al pubblico serate indimenticabili che hanno spaziato dalle arie d’opera alla musica da film, dalle grandi sonate classico-romantiche alle opere contemporanee».

Grande presenza di pubblico a Tropea

«È una gioia vedere un pubblico così numeroso ed entusiasta, un segnale forte che la musica classica continua a toccare le corde più profonde del cuore umano», ha commentato il maestro Emilio Aversano, esprimendone la propria soddisfazione. «La partecipazione costante e l’affetto che il pubblico ci dimostra dimostrano che, pur in un mondo sempre più frenetico e iperconnesso, c’è un forte desiderio di vivere l’esperienza unica e intima del concerto dal vivo, dove la musica diventa quasi un dialogo personale tra l’artista e ogni singolo ascoltatore». Aversano ha inoltre anticipato l’impegno per i prossimi appuntamenti della rassegna: «Continueremo a portare l’arte musicale ai più alti livelli e continuare a diffondere l’amore per la musica classica, sia attraverso eventi di ampio respiro come quelli estivi, sia con iniziative che prepariamo per il periodo natalizio, che ci permetteranno di regalare al nostro pubblico nuove emozioni. Stiamo già lavorando a un calendario per il Natale, con concerti che faranno risuonare lo spirito della festa e della bellezza della musica classica in luoghi speciali».

«Grazie al sostegno della Regione Calabria e del Comune di Tropea, Armonie della Magna Graecia – si conclude poi il comunicato stampa – continua a crescere, rappresentando non solo un evento musicale di grande valore, ma anche una vetrina per il patrimonio artistico e paesaggistico della Calabria. Il Festival, promosso dall’associazione Amici del Conservatorio, e da sempre aperto ai giovani talenti calabresi e internazionali, conferma ancora una volta la centralità della cultura come motore di attrazione turistica e valorizzazione del territorio».

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