domenica,Ottobre 27 2024

Ciclismo, da Mileto a Trento per i 40anni di amicizia tra Francesco Moser e il presidente dello Sporting Club Mimmo Bulzomì

L’ex guida regionale della Fci ha raggiunto in pullmino la casa del pluricampione per consegnargli un’opera del maestro La Gamba da esporre nel suo museo

Ciclismo, da Mileto a Trento per i 40anni di amicizia tra Francesco Moser e il presidente dello Sporting Club Mimmo Bulzomì

Da Mileto a Trento per suggellare un’amicizia quarantennale. Circa 1200 chilometri percorsi a bordo di un pullmino con l’unico intento di consegnare e donare al campionissimo Francesco Moser un’opera del maestro vibonese Antonio La Gamba da installare all’ingresso del museo a lui dedicato. A questo ha portato lo stretto legame affettivo tra il patron di mille corse Mimmo Bulzomì e il pluridecorato campione del ciclismo mondiale. Ad attendere e ad accogliere la “comitiva” proveniente dalla Calabria, lo stesso detentore del record dell’ora su pista, la compagna Mara Mosole, il figlio Ignazio e sua moglie Cecilia Rodriguez, sorella minore di Belen.

«Siamo qui – ha spiegato nell’occasione Bulzomì, fondatore e presidente dello Sporting Club di Mileto ed ex presidente regionale della Federazione ciclistica italiana – per festeggiare i quarant’anni di rapporti tra lo Sporting, me e Francesco. Un’amicizia sincera e profonda, che oggi immortaliamo a perenne ricordo con questa bella creazione del maestro La Gamba che ripercorre le imprese del nostro grande campione».

A Trento, in pullmino, lo stesso autore dell’opera. «Quando Mimmo mi ha chiesto di realizzare un’opera da dedicare a Francesco – sottolinea il maestro La Gamba, illustrando quanto dal lui realizzato – ho pensato al fatto che Moser nella sua carta d’identità, come professione, ha voluto che venisse messo “contadino”. Da qui l’utilizzo dell’acciaio e della terra, materiali che poi ho trasformato con la tecnica della metallo-xilografia. Quindi, ho voluto cogliere due momenti importanti della sua vita ciclistica: il record dell’ora a Città del Messico, con la pista inclinata dove lo ha conseguito, e una delle sue tante vittorie al Giro d’Italia con la Gsi».

«Il maestro La Gamba – ha affermato dal canto suo Francesco Moser – ha saputo interpretare in quest’opera un po’ la mia carriera. Sono venuto tante volte in Calabria e ho tanti bei ricordi di questa terra. Ringrazio il mio amico Mimmo Bulzomi è spero che il suo regalo piaccia alla gente che verrà a visitare il museo, perché è importante». Nell’occasione, al campione del mondo sono stati portati in dono anche l’immancabile “‘nduja” e un collage fotografico in cui vengono ripercorsi i quarant’anni di amicizia con Bulzomì e lo Sporting Club.

«Moser è stato campione solitario e sincero, genuino e libero, arguto e valoroso. I suoi pedali – si legge, tra l’altro, sul manifesto consegnatogli dal fraterno amico – hanno ingoiato l’inferno della Roubaix, le insidie della Sanremo, la gloria del mondiale, lo splendore della Corsa rosa e le vette del record dell’ora, con lo stesso contegno, la stessa sapienza, la stessa indomita potenza. Ed hanno lasciato traccia di sé per l’eternità, come solo ai grandi è concesso fare. Grazie, dunque, Francesco. Grazie per quel che hai fatto e per quel che, nello splendore delle tue gesta, hai fatto di noi». Nell’occasione, sono stati anche ricordati dai presenti i cinquant’anni di attività all’interno della Fci del patron Bulzomì e i quarant’anni di vita dello Sporting Club nell’organizzazione di corse nazionali e internazionali e di iniziative per la promozione della disciplina.

           

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