mercoledì,Ottobre 23 2024

Si dimettono 6 consiglieri, crisi senza ritorno a Spadola. Il sindaco sfiduciato: «Tradito ma non mi arrendo, pronto a ricandidarmi»

A sferrare il colpo tre componenti della maggioranza (tra cui il vicesindaco) e tre dell'opposizione. Parla l'ormai ex primo cittadino Piromalli: «Da un anno ero contrastato su tutto, ma il mio impegno per la comunità continuerà»

Si dimettono 6 consiglieri, crisi senza ritorno a Spadola. Il sindaco sfiduciato: «Tradito ma non mi arrendo, pronto a ricandidarmi»
Il municipio di Spadola, a destra Piromalli

«Ho già ricevuto una miriade di telefonate e di messaggi da parte dei cittadini, che mi danno la forza di non fermarmi ed essere determinato a rimettermi di nuovo in gioco». Ha già raccolto le sue cose e ha lasciato il Municipio, il sindaco di Spadola Cosimo Damiano Piromalli. Di buon mattino sei consiglieri hanno protocollato le loro dimissioni, ponendo così fine al suo secondo mandato (iniziato nel 2022) alla guida del comune delle Serre vibonesi. A sferrare il colpo sono stati tre componenti della maggioranza – Antonio Maria Rosso (vicesindaco), Vitantonio Tassone (delegato alla Cultura, al Patrimonio storico e al Decoro urbano) e Rocco Tassone – e tre dell’opposizione – Maurizio Marchese, Nicola Zaffino e Giovanni Ionadi.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Non un fulmine a ciel sereno, ci spiega Piromalli. «Da un anno a questa parte era diventato difficile ratificare qualsiasi decisione, venivo contrastato su ogni cosa». L’ultimo atto è relativo a un debito fuori bilancio da 18mila euro. «Si tratta di una somma che abbiamo impiegato ad agosto per contrastare la carenza idrica. In estate la nostra popolazione, che di inverno conta meno di 800 abitanti, lievita con emigrati che tornano e turisti. Abbiamo quattro hotel-ristoranti, due trattorie e cinque bar di cui uno è anche ristorante. Ci troviamo a due passi da Serra San Bruno e nei giorni clou registriamo oltre 2mila presenze al giorno in questi locali. Non potevo permettere che il paese fosse senz’acqua e ciò diventasse anche un problema di sanità pubblica. Abbiamo dunque fatto ricorso a un’autobotte per riempire il serbatoio comunale». Un’operazione costosa e non a lieto fine per le casse comunali, dice Piromalli: «Anche questa decisione è stata contestata e il Consiglio nell’ultima seduta non ha approvato l’iter che ci avrebbe permesso di chiedere un ristoro alla Protezione civile. E rimane così il debito da 18mila euro».

Dito puntato contro «personalismi»

Ma per Piromalli ci sarebbe altro sotto. L’ormai ex sindaco punta il dito contro «ambizioni personali» e parla di «atto di vigliaccheria nei confronti della comunità». «Chi oggi si è dimesso avrà già un progetto futuro, ad esempio ricandidarsi per guidare il comune. Altrimenti non si spiega – afferma deciso -. Quel che è certo è che non hanno a cuore il bene dei cittadini. In questi anni abbiamo lavorato per raggiungere una certa serenità in paese, che ora viene spazzata via». Intanto gli uffici comunali si sono subito attivati per informare la Prefettura di Vibo Valentia, in seguito sarà avviato l’iter per la nomina del commissario che traghetterà il comune sino a nuove elezioni.

Il futuro: Piromalli non molla la presa

Piromalli è stato eletto nel giugno 2022 sfiorando l’82% delle preferenze, una riconferma dopo il primo mandato da sindaco iniziato nel 2017. La “mazzata” di oggi, dice, non lo fermerà: «Da anni mi dedico quotidianamente alla mia comunità e a ogni singolo problema dei cittadini. Sono soddisfatto del lavoro fatto e penso sia da portare avanti. Ringrazio per la fiducia i consiglieri che hanno continuato a starmi accanto: Raffaele Barbara, Francesco Filardo, Bruno Gallè e Angelo Versace. Sono sicuro che insieme metteremo su un gruppo forte e con nuova linfa ci ripresenteremo alle elezioni. Sono ancora tanti i cittadini che credono in noi», conclude.  

Articoli correlati

top