Il misterioso scarico nel torrente Antonucci che comincia a vomitare liquami quando piove (e non solo): ecco il tubo “ammucciato” – VIDEO
Nel video che vi proponiamo si intravede il getto che puntualmente si anima soprattutto quando ci sono precipitazioni copiose. Ma accade anche quando dal cielo non cade una goccia. Poi per giorni resta asciutto
Piogge torrenziali e torrenti ingrossati, qualcuno fino all’esondazione, come è successo ieri per il Candrilli, che ha allagato le strade circostanti. Quando piove, nel Vibonese, non resta che incrociare le dita e sperare che vada tutto bene.
Ma forse c’è anche chi non aspetta altro, chi scruta il cielo e compulsa quotidianamente il meteo per sapere quando è il momento giusto per aprire le saracinesche e riversare nei torrenti quello che non dovrebbe finirci. È il sospetto dei residenti di Bivona, soprattutto quelli che affacciano sulla “suggestiva” palude del torrente Antonucci: un improbabile tappeto verde sotto il quale ristagnano liquami decennali rimpinguati periodicamente da nuove piogge e da quello strano scarico, difficile da scorgere, che si trova ben protetto sotto un ponticello.
Ebbene, soprattutto quando piove copiosamente, lo scarico magicamente si anima e comincia a vomitare liquami nauseabondi nell’ultimo tratto del torrente. Cosa sia quel tubo, da dove arrivi e cosa trasporti, i residenti non lo sanno. Ma ciò che sanno di certo è che periodicamente, con una certa regolarità, comincia il suo sporco lavoro e lo porta a termine prima di fermarsi di nuovo. Si potrebbe pensare che sia uno scarico di acque meteoriche. Ipotesi plausibile, ma smentita da un fatto cruciale: il tubo sputa a pieno regime pure quando non piove da mesi, e non c’è una routine ben definita, circostanza che potrebbe far pensare al suo azionamento saltuario e volontario.
«Succede anche quando non scende una goccia di pioggia – conferma un residente – ma in vari orari, ad esempio la mattina alle 7 come alle 12 oppure alle 14 o alle 18. In alcuni casi riversa i suoi liquami scuri e puzzolenti anche due volte nell’arco di 24 ore, ma può anche capitare che per giorni resti asciutto. Di certo però da lì non esce acqua pulita, perché il cattivo odore è inconfondibile».
Insomma, un mistero che andrebbe risolto. Non solo per rassicurare i residenti della zona, ma anche per accertarsi che non ci siano altri rischi per l’ambiente in un’area già fortemente compromessa da quell’altro “campione” del torrente Sant’Anna, che dista dall’Antonucci solo poche centinaia di metri. Poi magari si scopre che si tratta solo di una “pluviale”, ma almeno si darebbe così un riscontro certo a cittadini che chiedono da tempo una risposta.