giovedì,Ottobre 17 2024

Asp di Vibo, parla il nuovo commissario straordinario: «La mafia attecchisce dove c’è una cattiva gestione, anche se in buona fede» – VIDEO

L'ex prefetto di Reggio Vincenzo Piscitelli è alla guida della terna che gestirà l'Azienda sanitaria per i prossimi 18 mesi. Dalle «gravi criticità» dello Jazzolino ai danni erariali «che stiamo riscontrando pian piano», ecco obiettivi e prime azioni sul campo

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«Negli Enti che vengono sciolti, il condizionamento trova quasi sempre fondamento in una mala gestio, cioè in una gestione non sempre all’altezza della situazione. È lì che si innesta il virus della mafia e quindi su quello bisogna lavorare». Per l’ex prefetto di Reggio Calabria, Vincenzo Piscitelli, oggi alla guida della terna commissariale che gestirà l’Asp di Vibo Valentia per i prossimi 18 mesi, dopo lo scioglimento decretato il 27 settembre scorso, tutte le strade della cattiva amministrazione possono portare all’inquinamento della criminalità organizzata. «La mafia – spiega – attecchisce quasi sempre in una cattiva gestione che crea situazioni di fragilità. Quindi si può essere anche in buona fede, ma se il sistema organizzativo non funziona diventa permeabile alle infiltrazioni».

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Piscitelli, in carica da una settimana, per ora si muove con cautela. È chiaro che la sua prima preoccupazione sia conoscere a fondo la macchina che è stato chiamato a “riparare”: «Ho cominciato a leggere qualche carta, nella consapevolezza che dobbiamo partire dalla relazione della commissione d’accesso e del prefetto. Cercheremo di ottimizzare la tecnostruttura, anche attraverso spostamenti di personale e l’individuazione delle risorse umane più idonee ai singoli uffici». Su questo binario procederà anche l’adozione di «iniziative che possano fermare il perpetrarsi di danni erariali in alcuni settori, che ci sono stati già indicati – dice – e che stiamo riscontrando pian piano».

L’obiettivo è duplice: da una parte scongiurare nuove infiltrazioni della ‘ndrangheta, le stesse che echeggiano nell’aula bunker di Lamezia dove è in svolgimento il processo Maestrale Carthago, dall’altra «garantire la continuità gestionale e organizzativa di un Asp che opera su un territorio già gravato da molti problemi». «Per fare questo – spiega Piscitelli – stiamo cercando di coprire i posti vacanti nella maniera più rapida possibile. E stiamo già affrontando anche la questione delle gare, ad esempio quella relativa al servizio di ristorazione, in merito al quale adotteremo una procedura aperta di livello europeo per assicurare più concorrenza, più libertà e quindi avere anche costi più bassi e prestazioni migliori».

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Sui tempi di realizzazione del nuovo ospedale, che la città aspetta da 20 anni, non si sbilancia, e non potrebbe essere altrimenti: «Di questo francamente ancora non so molto. Di certo oggi posso solo dire che l’ospedale attualmente in funzione, lo Jazzolino, ha gravi criticità e su queste ci concentreremo nel breve periodo».

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