mercoledì,Ottobre 16 2024

A Vibo la manifestazione nazionale di Libera contro mafia e corruzione, Cgil: «Grazie, la Calabria non è una causa persa»

Il sindacato aderirà all'iniziativa in programma dal 18 al 20 ottobre. Il segretario regionale Sposato: «Dove c'è criminalità organizzata ci sono sfruttamento e lavoro nero. La lotta contro il malaffare deve interessarci tutti»

A Vibo la manifestazione nazionale di Libera contro mafia e corruzione, Cgil: «Grazie, la Calabria non è una causa persa»

Mentre fervono i preparativi per la manifestazione nazionale di Libera, “Contromafiaecorruzoine”, che dalla Capitale quest’anno si sposta in Calabria per approdare alla Scuola di Polizia di Vibo, dal 18 al 20 ottobre, il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, anticipa in un comunicato le motivazioni con cui il sindacato aderisce all’evento. «La Cgil e Libera, a tutti i livelli, in Calabria come nel resto del Paese, sono accomunate da un impegno ed un lavoro contro tutte le mafie che hanno determinato sottosviluppo e precarietà nel lavoro. Dove operano le mafie c’è lavoro nero, irregolare, sfruttato, sottopagato. L’impegno che abbiamo profuso in questi anni – ha affermato il segretario generale Cgil Calabria Sposato -, con le diverse iniziative nella nostra regione e la nostra presenza comune nei processi contro la ‘ndrangheta, con le costituzioni di parte civile e i campi della legalità, hanno caratterizzato un lavoro collettivo che è diventato il motore del nostro impegno quotidiano in tutto il territorio calabrese».

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«Voglio ringraziare Libera e tutte le associazioni e istituzioni presenti per questo importante appuntamento che aiuterà a focalizzare il tema della legalità in una terra che ha un grande bisogno di riferimenti e di valori che siano da esempio per le prossime generazioni. La Calabria – ha aggiunto Sposato – è spesso vista come una terra in fuga da sé stessa, immobile, non riformabile. Ma non è una regione persa, è una regione dalle grandi potenzialità e la politica dovrebbe avere più fiducia nei calabresi onesti e operosi». 

«Tante lavoratrici e lavoratori, professioniste e professionisti danno lustro alla Calabria in ogni parte del mondo. Occorrono le condizioni per creare sviluppo e lavoro di qualità per evitare la perdita delle migliori risorse, che fuggono da una terra che non da’ opportunità ai più validi, ma in alcuni casi solo agli amici degli amici. La Calabria va liberata dalla ‘ndrangheta e dalla corruzione, ovunque, nel pensiero e nelle azioni quotidiane, e la lotta alle mafie e al malaffare deve diventare non solo la battaglia della magistratura e delle forze dell’Ordine che fanno un lavoro straordinario, ma deve essere lo stile di vita della società calabrese. La Calabria – ha poi concluso Sposato – non è una causa persa, ma è una causa giusta».

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