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Teatro comunale, la proposta di Mariangela Preta al sindaco: «Sia intitolato a Greta Medini, la violinista che ha portato in alto il nome di Vibo»

La direttrice del Polo Museale di Soriano: «Il talento e l’amore dell'artista per la sua città albergano nel cuore di tutti»

Teatro comunale, la proposta di Mariangela Preta al sindaco: «Sia intitolato a Greta Medini, la violinista che ha portato in alto il nome di Vibo»

Dopo un’attesa lunga circa venticinque anni, il teatro Comunale di Vibo è finalmente realtà: 320 posti, 3 ordini di palchi di 75 posti ciascuno (tranne l terzo che ne occupa 71) per un totale complessivo di 541 posti. Insomma, sicuramente una struttura elegante e imponente e che arricchirà ulteriormente la comunità vibonese. Attualmente, però, tale Teatro Comunale non è stato denominato ufficialmente e, a tal proposito, tante sono le proposte che stanno arrivando al sindaco Enzo Romeo per quel che riguarda l’intitolazione della struttura. Dopo quella dell’Associazione Vibo Città Antica – il Salottino, presieduta da Domenico Grillo, di intitolare il Teatro comunale all’attore teatrale e cinematografico calabrese Raf Vallone, arriva anche la proposta di Mariangela Preta, attuale direttrice del Polo Museale di Soriano Calabro nonché direttrice artistica de “La Calabria delle donne, festival del genio femminile di Calabria” e consulente nell’ambito del progetto “L’Italia delle donne” promosso dalla ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella. Tale festival, in altre parole, si occupa di coinvolgere dal basso l’intero territorio nazionale, allo scopo di recuperare l’identità regionale attraverso la storia delle donne, definendo una vera mappatura del territorio sulle tracce di importanti figure femminili e del loro genio, rivendicando un’identità plurale che dia spazio alla voce delle donne, parte integrante di una storia millenaria.

La proposta

La stessa Mariangela Preta, unitamente a un comitato spontaneo nato da cittadini vibonesi, propone l’intitolazione del nuovo teatro alla promettente violinista ventiseienne di Vibo Valentia Greta Medini, prematuramente scomparsa. Con il suo talento, la giovane Greta ha portato nel mondo il nome di Vibo Valentia divenendo in poco tempo una musicista apprezzata da maestri di grande spessore nazionale e internazionale. Ecco innanzitutto le parole della direttrice Preta: «La nostra, caro sindaco, è una città che può trovare i suoi talenti anche nel contemporaneo, senza ricorrere a nomi gloriosi di un passato più o meno distante, nomi che certamente trovano d’accordo l’intera città, poiché il talento e l’amore di Greta per la sua Vibo albergano nel cuore di tutti. Perciò mi appello alla sua sensibilità e al suo buon senso civico nel voler prendere in considerazione tale proposta e allego ad ogni buon fine la biografia della violinista».​

Chi era Greta Medini

La ventiseienne Greta Medini si diploma, appena sedicenne, al Conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia con il massimo dei voti e menzione d’onore sotto la guida di Giuseppe Arnaboldi. A soli dieci anni intraprende un’intensa attività concertistica, in qualità di solista con numerose orchestre, eseguendo nelle più importanti città italiane i concerti di Bach, Vivaldi, Mozart, il Terzo Concerto in si minore op.61 di Saint-Saëns e il Concerto in re maggiore op.77 di Brahms. Nel luglio 2004 partecipa all’International Children’s Cultural and Art Festival di Shanghai, in qualità di migliore giovane violinista italiana. Nel gennaio 2005 ha suonato per il Presidente della Repubblica Ciampi in visita a Vibo Valentia e, nell’anno successivo, è stata protagonista di una lunga tournée con la World Youth Orchestra, diretta da Damiano Giuranna, tra Italia e Africa. In occasione del settimo Convegno Internazionale “Filosofia della musica – Musica della Filosofia”, ha collaborato in trio con la pianista Giorgia Alessandra Brustia e il violoncellista Antonio Ramous, eseguendo l’integrale dei trii di Mozart. È in questa occasione che entra a far parte stabilmente dell’Hipponion Ensemble. Greta Medini è stata partner di illustri musicisti della scena internazionale quali Stefano Pagliani, Feren Szucs, Bruno Giuranna, Mariana Sirbu e Michele Marvulli. Fin da piccola partecipa a corsi di perfezionamento e master classe da anni perfeziona i suoi studi sotto la guida di Felice Cusano. Ha vinto due edizioni (2003 e 2005) il Primo premio alla rassegna nazionale M. Benvenuti di Vittorio Veneto, e nel 2006 ha partecipato al concorso internazionale Valsesia Musica dove, su settanta concorrenti provenienti da tutto il mondo, è stata la più giovane partecipante ed unica italiana premiata in finale. Dal gennaio 2009 è membro del Trio dell’Accademia di Imola “Incontri col Maestro” assieme alla pianista Chiara Opalio e al violoncellista Alberto Casadei, sotto la guida del Maestro Konstantin Bogino.

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