venerdì,Ottobre 18 2024

Incidenti stradali, Vibo tra le province con il maggiore aumento di morti. In un anno in Italia 3mila vittime

Il territorio vibonese registra un incremento del 200%, peggio fa solo Biella. Emerge dai dati Aci-Istat secondo cui ogni giorno sono oltre 400 i sinistri e 8 i morti sulle strade italiane

Incidenti stradali, Vibo tra le province con il maggiore aumento di morti. In un anno in Italia 3mila vittime

In tutta Italia nel 2023 si sono registrati 166.525 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno causato 3.039 decessi e 224.634 feriti. In media quindi 456 incidenti, 8 morti e 615 feriti ogni giorno. È quanto emerge dai dati Aci-Istat. Tra i tanti numeri snocciolati nel report, Vibo Valentia compare tra le province che in quell’anno hanno registrato gli incrementi percentuali maggiori di decessi sulle strade. Ben +200%: 9 i morti nel 2023, 3 nel 2022 e 9 nel 2019.

Obiettivo dimezzare il numero di morti

Rispetto al 2019 – anno scelto come riferimento per l’obiettivo 2030 fissato dalla Commissione Europea con il programma “Road safety policy framework 2021-2030” (riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi) – 42 province su 107 hanno fatto registrare un aumento del numero dei morti sulle strade. In altre 56, invece, questo numero è diminuito. In 9 province il numero dei morti è rimasto stabile. In 8 province, inoltre, è stato già raggiunto l’obiettivo del dimezzamento delle vittime, rispetto al 2019. In Italia, infine, nel 2023, la riduzione delle vittime rispetto all’anno di benchmark è ancora contenuta ed è pari al 4,2%.

Incidenti sulle strade italiane: tutti i dati

Padova (-26 morti), Novara (-23), Alessandria e Torino (-19) sono le province nelle quali si è registrata la diminuzione più significativa – in valori assoluti – del numero dei morti. La maggiore diminuzione percentuale di vittime si è, invece, registrata a Novara -68% (11 morti nel 2023, 34 nel 2022 e 19 nel 2019), Oristano -64% (5 morti nel 2023, 14 nel 2022 e 5 nel 2019) e Matera -57% (10 morti nel 2023, 23 nel 2022 e 13 nel 2019). Venezia (+26 morti), Bologna (+21) e Milano e Reggio Calabria (+20) sono le province nelle quali si sono registrati gli incrementi maggiori – in valori assoluti – di decessi sulle strade.

Biella (+233%: 10 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 8 nel 2019), Vibo Valentia (+200%: 9 morti nel 2023, 3 nel 2022 e 9 nel 2019) e Reggio Calabria (+200%: 30 morti nel 2023, 10 nel 2022 e 25 nel 2019), le province con i maggiori incrementi percentuali.

Roma e Latina, invece, fanno del Lazio la regione con il più alto aumento di morti rispetto al 2019 (+51). Le regioni con la più alta diminuzione – in valori assoluti – dei decessi sono state Piemonte (-63), Emilia Romagna (-32) e Lombardia (-25). Tre le Regioni nelle quali si è verificato il maggiore decremento percentuale dei decessi: Valle d’Aosta (-50%), Basilicata (-41%) e Piemonte (-26%). Tra le regioni il maggior aumento di vittime in valori assoluti è stato registrato in Calabria, (+35), Sicilia (+15) e Abruzzo (+13).Tra le Regioni, l’aumento più alto, in termini percentuali, è stato rilevato in Calabria (+47%), Abruzzo (+22%) e Molise (+14%).

In 13 province, l’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) è risultato almeno doppio rispetto al valore medio nazionale (1,82). Le situazioni più critiche a Nuoro (6,25) ed in Sud Sardegna (6,14).Prato, Genova, Monza Brianza, Rimini, Fermo, Trieste e Milano sono, invece, le province in cui gli incidenti risultano meno gravi. L’indice di mortalità, infatti, è inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti. Nel corso del 2023, sono deceduti 485 pedoni (stessa cifra rispetto allo scorso anno), 212 ciclisti (+3,4%) – di cui 12 su bici elettrica (-40%) – e 21 conducenti di monopattino (+31,3%). Nella provincia di Roma, il più alto numero di pedoni morti (71), seguita da Milano (26) e Napoli (22).Nella provincia di Milano il più alto numero di ciclisti morti (11), seguono Latina (10) e Venezia (8). Dei 21 morti su monopattino, 3 sono concentrati nella provincia di Torino, 2 sia nella provincia di Venezia sia di Roma.

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