martedì,Ottobre 15 2024

Il parco giochi dei vandali: a Tropea villa Ghirlanda è ormai da tempo preda di balordi che impediscono la fruizione dell’area da parte dei bambini

Continui danneggiamenti e graffiti ovunque. Nei giorni scorsi è stata anche abbattuta la recinzione che separa il cantiere dei bagni pubblici. A due passi il comando dei vigili urbani. L’ex consigliera comunale Pensabene: «Perché non vedono?»

Il parco giochi dei vandali: a Tropea villa Ghirlanda è ormai da tempo preda di balordi che impediscono la fruizione dell’area da parte dei bambini

Villa Ghirlanda è l’unica area verde con parco giochi presente a Tropea. Si tratta di un piccolo ma prezioso angolo di ritrovo e svago nel cuore della città, che dovrebbe essere riservato ai bambini, sia in estate che in inverno. Purtroppo, questo spazio è spesso bersaglio di atti vandalici. Ogni anno, almeno un paio di volte se non di più, i cittadini che varcano l’ingresso scoprono che il degrado è tale da compromettere la sicurezza dei più piccoli, costretti quindi a rinunciare alla loro libertà. Quest’area, che nel tempo ha cercato di resistere alle varie aggressioni e deturpamenti da parte di ignoti, in passato è stata fortemente difesa dai cittadini stessi, i quali, prendendosene cura come fosse il proprio giardino, si sono armati di scope, palette e sacchi della spazzatura per ripulirla. Inoltre, sono stati installati anche nuovi giochi donati da alcuni residenti.

La recinzione del cantiere divelta

Dallo scorso anno ad oggi, Villa Ghirlanda è stata danneggiata altre quattro volte in maniera significativa: fari dell’illuminazione divelti con i fili della corrente esposti ad altezza bambino, cestini dell’immondizia rotti con parti taglienti esposte, panchine smantellate e giochi danneggiati. Oggi, sebbene il problema sia meno grave rispetto al passato, ecco che si ripresenta nuovamente la mancanza di sicurezza nel parco. A mettere in luce questa ennesima nuova situazione è l’ex consigliera Annunziata Pensabene: «Credo che quest’area sia videosorvegliata – ci ha dichiarato la Pensabene – quindi individuare i responsabili delle devastazioni non dovrebbe essere difficile. Allo stesso modo, il controllo della Villa da parte dei Vigili urbani, la cui sede è situata proprio accanto, con alcune finestre degli uffici che affacciano proprio sul parco giochi, non dovrebbe risultare complicato. Eppure, così non è. Questa volta sono state prese di mira le inferriate dei cancelli che delimitano il cantiere per i nuovi bagni pubblici dall’area gioco. Qualche giorno fa, qualcuno ha abbattuto le ringhiere e ha cercato di forzare anche una porta chiusa a chiave». La Pensabene non è la prima volta che interviene pubblicamente per segnalare le condizioni di degrado di quest’area. L’ultima volta è avvenuta proprio a giugno di quest’anno, quando l’ex consigliera ha inviato una lettera aperta ai commissari straordinari del Comune per richiedere il ripristino dei luoghi, poi avvenuto.

«Ci sono individui ignoranti, al di là dell’età, che si accaniscono contro questo bene pubblico – ha aggiunto la Pensabene – che è l’unico spazio verde di aggregazione sociale che abbiamo, molto frequentato da bambini e famiglie che rispettano questo luogo come fosse casa propria. Ma per alcuni, specialmente col favore del buio, questo non sembra contare, e i danni perpetrati da una minoranza ricadono su tutta la comunità». Oltre alla recinzione divelta, «che funge da invito per i bambini più piccoli e curiosi a oltrepassare l’ingresso di un’area adibita a cantiere», ha proseguito la Pensabene, «sono tornate le scritte a imbrattare tutti i giochi pubblici: parolacce, disegni e messaggi offensivi, ce n’è per tutti i gusti».

Scalette e scivoli deturpati da scritte

«Vedere scivoli, altalene e casette gioco imbrattati da queste scritte nere non è più tollerabile. Da cittadini, vogliamo più rispetto da parte di chi frequenta questo luogo. Vedere quest’area costantemente degradata, sporca e maltenuta non è affatto un bene per noi e per l’immagine della città. Qualora non ci fosse un impianto di videosorveglianza orientato verso l’interno di Villa Ghirlanda – ha poi concluso la Pensabene – sarebbe opportuno che il Comune ne predisponesse uno, come deterrente e, soprattutto, per individuare e punire i responsabili di questi atti vandalici che devono essere continuamente riparati attingendo alle casse comunali. Mi auguro che questo mio ennesimo appello ai commissari straordinari venga accolto e che Villa Ghirlanda riceva l’attenzione che merita».

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