martedì,Ottobre 22 2024

Joppolo, per l’opposizione il sindaco Dato è «scollato dalla realtà». Critiche anche sulla revisione dei numeri civici affidata a una ditta di Napoli

I consiglieri Zappia, Mangialardo e Messina denunciano una serie di inefficienze e disservizi. E sulla toponomastica: «Quei 39mila euro potevano rimanere nel territorio»

Joppolo, per l’opposizione il sindaco Dato è «scollato dalla realtà». Critiche anche sulla revisione dei numeri civici affidata a una ditta di Napoli

I consiglieri di opposizione Biagio Zappia, Valerio Mangialardo e Francesco Messina hanno avanzato un’aspra critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale e del sindaco, Giuseppe Dato, in merito alla gestione della toponomastica, al degrado del territorio, problemi con i servizi postali e sanitari ed anche «l’assenza di misure di sostegno per le famiglie in difficoltà». Il gruppo di opposizione “Joppolo nel Cuore”, attraverso una nota stampa, evidenzia «nuovamente la confusione amministrativa che regna sovrana al Comune di Joppolo. Abbiamo letto su varie testate giornalistiche l’intervento del sindaco sulla revisione dei numeri civici – hanno affermato i tre consiglieri -, con l’intento di rendere Joppolo più ordinata e accogliente. Purtroppo, tralasciando alcuni dettagli, occorre dire le cose come stanno: qui si è persa la strada di casa e non il numero civico».

«La toponomastica è stata affidata, con procedura diretta, a una ditta di Napoli – hanno sottolineato dall’opposizione – per un importo di oltre 39mila euro. Una cifra notevole, senza tenere minimamente conto del fatto che a Joppolo, Caroniti e Coccorino ci sono molti giovani in cerca di prima occupazione e nuclei familiari bisognosi ai quali ci si sarebbe potuti rivolgere, contribuendo alla loro emancipazione, considerando che qui vivono e conoscono bene il territorio. Ma ciò che ci colpisce ancor di più – hanno sottolineato nella nota – è la continua dissociazione dell’amministrazione comunale dalla realtà. Il sindaco parla di decoro urbano mentre l’intero territorio versa nel degrado e nell’abbandono; per la ricorrenza dei defunti, gruppi di cittadini si sono già organizzati per pulire i cimiteri. Il sindaco menziona l’utilità dell’affidamento per la consegna della posta, quando non ha mosso un dito per risolvere il disservizio nelle aperture dell’Ufficio postale di Joppolo, l’unico rimasto nel Comune. Addirittura – hanno aggiunto – si inerpica sul vantaggio dei mezzi di soccorso per raggiungere un ammalato, dimenticando che le strade sono un colabrodo e che quel poco di asfalto steso quest’estate è già un ricordo, poiché le buche non sono state pulite durante l’esecuzione dei lavori e il bitume non è stato battuto».

La rivoluzione della numerazione civica «certamente avrà per il sindaco un impatto significativo sulla vita quotidiana dei cittadini così come, per loro, è stato l’impatto degli odori nauseabondi delle fogne che ha caratterizzato tutta la stagione estiva», hanno poi incalzato i tre consiglieri di opposizione, definendo l’amministrazione «pressappochista e noncurante neanche dei disabili». Secondo quanto sostenuto dal gruppo “Joppolo nel Cuore”, nei confronti di questi ultimi «non si è provveduto all’installazione della consueta passerella in legno per una ragione ben precisa: la perdita del finanziamento regionale per la pulizia e la sicurezza delle spiagge». A questa «trascuratezza», hanno aggiunto poi quella nei riguardi della salute dei cittadini, «a tal punto che in questi tre anni non sono state effettuate le analisi chimiche e batteriologiche delle acque e delle fontane».

L’aspra critica mossa dall’opposizione all’amministrazione Dato poi tocca il sostegno a nuclei familiari in stato di bisogno: «C’è una confusione e un’incapacità tale che, riguardo alle misure di sostegno per i nuclei familiari in stato di bisogno per l’acquisto di beni di prima necessità, nella determina della graduatoria dei beneficiari si afferma che la lista è composta da 1293 persone. Copiando spudoratamente da un altro Comune, quello di Modugno. La speranza che ci resta – hanno poi concluso i tre consiglieri – è che almeno con i numeri civici l’acqua riesca finalmente a raggiungere le nostre case».

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