giovedì,Ottobre 10 2024

La sfida della transazione ecologica impegna le imprese vibonesi: confronto in Confindustria sulle nuove normative in materia di emissioni

Le aziende stanno ripensando i loro processi produttivi per integrare ecosostenibilità, riciclo e basso impatto ambientale. Focus dell'associazione datoriale con numerosi relatori

La sfida della transazione ecologica impegna le imprese vibonesi: confronto in Confindustria sulle nuove normative in materia di emissioni

«Il settore dei materiali da costruzione si trova di fronte a una sfida cruciale: l’adeguamento alle recenti normative sulle emissioni voluto dalla Comunità Europea, un profondo cambiamento normativo che sta portando a una revisione profonda dei processi produttivi, della selezione dei materiali e dello sviluppo di nuove tecnologie, con implicazioni significative non solo a livello ambientale, ma anche economico». È quanto ha reso noto in un comunicato la Confindustria di Vibo Valentia.

La platea del seminario

Per approfondire questo tema e valutarne l’impatto, Fortunato Rizzo, presidente Sezione materiali, legno e arredo Confindustria Vibo Valentia «ha chiamato a confronto un panel di relatori di altissimo profilo» stimolati da Francesco Tassone, Ceo di Personal Factory spa,  tra i quali figurano Sebastiano Candamano, docente della Dimeg Calabria; Livia Tenani, Saint-Gobain Italia spa; Vincenzo Speziali di Cal. Me spa; Carlo Archinà, di Laterizi Archinà spa; Francesco Cusimano, di Cotto Cusimano srl e Andrea Marangione amministratore delegato di Maider. Ha concluso i lavori Daniele Diano, presidente Comitato PI Unindustria Calabria e vicepresidente dell’Entrepreneurship & Sme Committee di Business Europe.

Il dibattito, si legge nella nota, «ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra esperti del settore che ha permesso di analizzare le sfide e le opportunità che derivano dall’adeguamento normativo, con un focus specifico sulle strategie per ridurre l’impatto ambientale e sulle implicazioni economiche delle nuove regole, comprese le spese di conformità e le potenziali opportunità di crescita attraverso strumenti finanziari innovativi e trend futuri verso la sostenibilità, fornendo una visione concreta delle direzioni in cui si sta muovendo l’industria». Il seminario «ha riscosso un significativo apprezzamento dal mondo scientifico ed accademico, dalle imprese e professionisti del settore edilizio, produttori di materiali, responsabili della conformità ambientale e ricercatori, interessati a comprendere le trasformazioni in atto e a contribuire con le loro esperienze e competenze».

L’impatto delle normative sulle aziende

«In risposta alla transizione ecologica – prosegue Confindustria Vibo -, le aziende stanno ripensando i loro processi produttivi per integrare materiali più sostenibili», come quelli riciclati o a basso impatto ambientale. «Stiamo rivedendo le nostre linee di produzione – hanno affermato i portavoce delle imprese partecipanti all’incontro – non solo per migliorare la nostra impronta ecologica, ma anche per rispondere alla crescente domanda dei consumatori per soluzioni più sostenibili». Un esempio concreto di questa trasformazione «è l’adozione di tecnologie per ridurre il consumo energetico durante la produzione – si sottolinea nella nota -, un fattore che si traduce in minori emissioni di carbonio e una riduzione dei costi operativi. Alcuni progetti pilota hanno già dimostrato il potenziale di questi cambiamenti: un nuovo tipo di mattoni, realizzati con scarti di produzione, ha dimostrato di ridurre i rifiuti e offrire un’alternativa economica, contribuendo al miglioramento complessivo della sostenibilità». Nonostante l’importanza delle normative, «i relatori hanno sottolineano come queste possano risultare rigide, limitando la capacità di sperimentare nuove tecnologie e materiali in fase di sviluppo. Una maggiore flessibilità normativa permetterebbe di testare soluzioni innovative in tempi più rapidi, accelerando così l’introduzione di tecnologie a basso impatto ambientale sul mercato».

Un futuro sostenibile tra investimenti e collaborazione

Le aziende del settore «prevedono un incremento significativo degli investimenti in sostenibilità nei prossimi cinque anni. “Ci aspettiamo che i governi introducano incentivi più solidi per le aziende che adottano pratiche sostenibili, come sgravi fiscali o finanziamenti per progetti ecologici”, affermano all’unisono i relatori chiamati a dibattere nel panel di discussione. Questo scenario – prosegue ancora la nota di Confindustria – potrebbe creare un ambiente favorevole per l’innovazione e la competitività, accelerando il percorso verso un mercato più sostenibile. L’obiettivo di ridurre le emissioni fino a raggiungere il “net zero” è ambizioso ma realizzabile, secondo gli esperti presenti. Tuttavia, richiede un impegno collettivo e coordinato tra aziende, governi e la società civile». I lavori si sono conclusi con il monito corale che «Solo attraverso la semplificazione normativa, gli investimenti in tecnologie verdi, le trasformazioni nei processi produttivi ed i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori potremo avvicinarci a un futuro a emissioni zero».

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