sabato,Ottobre 5 2024

Omicidio Tutino nelle campagne di Calimera, al via il processo: i killer tentarono di interrare l’intera auto con dentro il corpo della vittima

Le accuse sono formulate dalla Procura di Vibo sulla scorta delle indagini dei carabinieri. Un debito di droga alla base del delitto. Il tentativo di seppellire l’automobile bruciata con il cadavere dopo l’agguato compiuto con un fucile a pallettoni

Omicidio Tutino nelle campagne di Calimera, al via il processo: i killer tentarono di interrare l’intera auto con dentro il corpo della vittima
L'auto trovata a Calimera e nel riquadro Giuseppe Tutino

Si è aperto in Corte d’Assise a Catanzaro il processo che mira a far luce sull’omicidio di Giuseppe Salvatore Tutino (classe ‘61), il cui corpo carbonizzato è stato rinvenuto all’interno di un’auto, fatta bersaglio di colpi di fucile ed interrata nelle campagne di Calimera, frazione di San Calogero, il 17 gennaio 2022. Imputati Rocco Stilo, 44 anni, e Giuseppe Gentile, 34 anni, entrambi di Rosarno, i quali in concorso materiale e morale tra loro “e con altri soggetti in corso di identificazione”, con premeditazione e per motivi abbietti e futili inerenti pregressi debiti di droga con la vittima, dopo aver tratto Giuseppe Tulino in un tranello – persuadendolo a lasciare di notte la propria abitazione di Rosarno a bordo della sua autovettura Fiat Panda – avrebbero esploso al suo indirizzo una raffica di colpi di fucile da caccia calibro 12 che hanno attinto la vittima al cranio, al torace, alla schiena e alla gamba destra cagionandone la morte. Sempre Rocco Stilo e Giuseppe Gentile sono quindi accusati del reato di soppressione di cadavere poiché dopo la commissione dell’omicidio, allo scopo di occultarlo, o comunque per procurarsi l’impunità, avrebbero distrutto il cadavere di Giuseppe Tutino appiccando il fuoco alla Fiat Panda all’interno della quale si trovava la vittima, collocando poi l’auto all’interno di una buca scavata in precedenza, mediante l’uso di automezzi agricoli. Il tutto nelle campagne di Calimera in epoca anteriore e prossima al 17 gennaio 2022. Per Rocco Stilo e Giuseppe Gentile, infine, l’accusa di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma da fuoco. 

La costituzione di parte civile

Giuseppe Salvatore Tutino

Nel corso dell’udienza, l’avvocato Salvatore Sorbilli del foro di Vibo Valentia si è quindi costituito parte civile per la moglie di Giuseppe Tutino, vale a dire Carlo Costanza, e per i figli Domenico e Valentina Tutino. Dal canto loro, i difensori degli imputati – avvocati Salvatore Staiano e Carmelo Naso – hanno chiesto alla Corte di ordinare alla Procura di Vibo la produzione dei “files log” relativi  alle intercettazioni poste alla base dell’inchiesta. La Corte d’Assise di Catanzaro su tale richiesta si è riservata, rinviando al 19 novembre per lo scioglimento della stessa e per procedere con le richieste istruttorie.
Da ricordare che è stato il ritrovamento di un accendino, con il quale si ritiene che la Fiat Panda della vittima sia stata data alle fiamme – nonostante sullo stesso non siano state rinvenute tracce utili per la comparazione del Dna – a consentire di raccogliere importanti elementi utili alle indagini.  Ulteriore svolta si è avuta dall’analisi dei contenuti telematici rinvenuti in un tablet e negli apparati cellulari sequestrati ad uno degli imputati.

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