lunedì,Dicembre 30 2024

Aggressione verbale al parroco di Mileto Dicarlo, vicinanza anche dal Forum Famiglie Calabria: «Non può essere rubricata come una bravata»

Il presidente regionale Venditti e quello provinciale Casuscelli: «La sua azione sicuramente indebolisce i seminatori di morte che si arricchiscono pregiudicando il futuro di tanti giovani e recando sofferenze alle loro famiglie»

Aggressione verbale al parroco di Mileto Dicarlo, vicinanza anche dal Forum Famiglie Calabria: «Non può essere rubricata come una bravata»
Don Dicarlo in una foto di repertorio

«“Se una frusta ti colpisce, ti lascia il segno sulla pelle, ma se ti colpisce la lingua, ti spezza le ossa” Così, si legge nel libro biblico del Siracide. L’aggressione verbale che ha subito il parroco del Duomo di Mileto e Fondatore e presidente fondatore e presidente del Centro di recupero Maranathà, punto di riferimento da molti anni contro le dipendenze droga e alcolismo, non può essere rubricata come una bravata o frutto di intemperanze». Esprimono la loro solidarietà e vicinanza Claudio Venditti e Onofrio Casuscelli, rispettivamente presidente del Forum Famiglie Calabria e di quello provinciale di Vibo Valentia, in merito a quanto accaduto negli scorsi giorni al parroco di Mileto Don Domenico Dicarlo.

«Colpisce in modo diretto un sacerdote – continuano -, che sicuramente ha già perdonato i suoi aggressori, impegnato nell’azione pastorale nella sua comunità e nel dialogo e recupero di coloro che cadono vittime della droga. La sua azione sicuramente indebolisce i seminatori di morte che si arricchiscono pregiudicando il futuro di tanti giovani e recando sofferenze alle loro famiglie».

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«Certamente – concludono Venditti e Casuscelli – la solidarietà e la vicinanza non bastano ma occorre far sentire la voce perché serve comunque a smuovere l’indifferenza. In presenza di un atto di violenza e di odio inaccettabile che non può avere posto nella nostra società.  Il nostro pensiero e le preghiere di tutto il Forum sono per don Domenico e per tutte le persone e le famiglie che gli sono vicino e verso le quali svolge il suo servizio ministeriale».

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