mercoledì,Novembre 20 2024

Sistema bibliotecario vibonese, la Regione non si commuove e propone il solito “tavolo”: «Troppi debiti, intervengano i Comuni»

I consiglieri regionali Mammoliti (Pd) e Lo Schiavo (Misto) hanno presentato un'interrogazione in Consiglio regionale in merito alla vicenda ma la risposta dell'assessore Capponi non è stata ritenuta soddisfacente

Sistema bibliotecario vibonese, la Regione non si commuove e propone il solito “tavolo”: «Troppi debiti, intervengano i Comuni»
Sullo sfondo il Sistema bibliotecario vibonese, nei riquadri da sinistra Mammoliti e Lo Schiavo

Di Claudio Labate
Durante la seduta del Consiglio regionale tenutasi oggi, 2 ottobre, i rappresentanti della minoranza Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Misto), attraverso un’interrogazione, hanno chiesto di sapere quali interventi sono stati messi in campo per scongiurare la chiusura del Sistema bibliotecario vibonese.

L’ente è finito al centro di un’inchiesta della Guardia di finanza lo scorso 21 maggio, ma già navigava in cattive acque a causa dei pensanti debiti accumulati. E proprio ieri le due volontarie e l’unica lavoratrice assunta, attraverso una nota, hanno per l’ennesima volta lanciato un appello chiedendo alle Istituzioni di mobilitarsi: «Siamo ancora qui ad aspettare che taglino la luce, non si può accettare questo epilogo come un semplice colpo di spugna».

Leggi anche ⬇️

In merito alla vicenda c’è stata già l’approvazione da parte di tutti i gruppi consiliari di una mozione che impegnava la giunta a individuare soluzioni idonee. A fronte di una situazione debitoria cospicua, le risorse destinate all’Sbv dalla Regione hanno subito un’improvvisa interruzione. A rispondere è stata l’assessore Caterina Capponi: «Non è prevista la partecipazione della Regione essendo composti questi sistemi da un’aggregazione di Comuni. L’ente è inadempiente dal 2021 e, non procedendo alla rendicontazione, sono stati revocati i servizi affidati». L’assessore ha sottolineato che «sono stati numerosi gli incontri finalizzati a chiarire e documentare le risorse trasferite e si preso atto di una complessa e pesante situazione debitoria». «La giunta – ha aggiunto – richiamando la mozione approvata in Consiglio, e nonostante la situazione debitoria, si rende comunque disponibile alla possibilità di istaurare un tavolo interistituzionale di cui facciano parte anche i sindaci dei Comuni interessati, per un utile confronto tecnico per ristabilire un sano funzionamento dell’ente».

Il consigliere Lo Schiavo ha parlato di situazione paradossale per Vibo, dove con la perdita dell’Sbv si innescherà una grave perdita educativa. «Si tratta di una struttura che aveva portato lustro alla città con iniziative di carattere nazionale. La magistratura sta facendo la sua indagine, ma il dato politico è che dopo queste vicende e la chiusura totale della Regione è stato fermato l’unico vero centro di aggregazione culturale della città e dell’intera area. Assurdo che per poche migliaia di euro – non si parla di cifre sconvolgenti – e per mancanza di volontà politica si faccia morire questa esperienza».  Al termine, Lo Schiavo si è dichiarato insoddisfatto della risposta dell’assessore, lamentando anche il mancato utilizza del Fondo cultura, che pure era stato creato per supportare le iniziative di settore.

Articoli correlati

top