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Mensa scolastica a Vibo, dubbi sulla validità del menù proposto ai bambini

Un genitore scrive all’Azienda sanitaria: «Non sono state esposte certificazioni dell’Asp. Come si può dare pasta e pizza lo stesso giorno? E pomodori ancora alla fine di ottobre?»

Mensa scolastica a Vibo, dubbi sulla validità del menù proposto ai bambini
La sede dell'Azienda sanitaria provinciale

La mensa scolastica a Vibo Valentia continua a fare discutere. Fino ad oggi, nell’occhio del ciclone, ci è finita l’amministrazione per una gestione non certo brillante del servizio; pesanti critiche, infatti, sono state mosse al Comune sia per l’aumento spropositato del ticket che per lo “start”, avvenuto con oltre due settimane di ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, quando invece, ad inizio settembre, si sbandierava addirittura la “svolta storica” dell’avvio col primo suono della campanella.

Oggi, invece, nuovi dubbi vengono avanzati da alcuni genitori dei bambini che frequentano le scuole dell’Infanzia e le Primarie di Vibo Valentia servite dalla refezione. Uno di loro, genitore di un bambino che frequenta il plesso Montessori della De Amicis, ha infatti inoltrato una pec all’Azienda sanitaria provinciale ponendo alcuni interrogativi. Interrogativi che sono comuni a moltissimi genitori che hanno notato le medesime “anomalie” che questo genitore ha messo nero su bianco chiedendo delucidazioni. Il genitore in questione chiede di essere «aggiornato circa il menù, la vidimazione e l’approvazione dello stesso» da parte dell’Asp. Lo stesso afferma: «Ho potuto notare che presso i locali scolastici, nel menù posto in visione ai genitori, non vi è alcuna traccia di qualsivoglia provenienza, né alcun protocollo, né approvazione da parte del vostro ente. Pertanto, considerando l’Asp responsabile sulla sorveglianza delle caratteristiche igienico-nutrizionali dei pasti, fornendo le direttive per la stesura di menù corretti ed equilibrati da inserire nei bandi di gara, titolati a condurre ispezioni e verifiche sul campo per valutare l’adeguatezza e la sicurezza degli ambienti e dei prodotti e la conformità delle tabelle dietetiche adottate, vi esorto a verificare quanto esposto presso i locali della scuola Montessori a Vibo Valentia».

Ed ecco i dubbi in concreto: «Le tabelle Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia) indicano le esatte quantità e le diverse tipologie di alimenti necessarie per una corretta ed equilibrata alimentazione. Dal menù che il sottoscritto ha visionato pare poco probabile che un attento nutrizionista suggerirebbe pasta e pizza lo stesso giorno ed insalata di pomodori finanche alla terza settimana di ottobre quando lo stesso non si raccoglie dai campi già dal mese di settembre, sempre che l’origine di tale prodotto sia a km zero e non provenga da luoghi extra-locali dove ancora il clima lo consente. Analogo discorso sulle bottiglie di acqua che non vengono più consegnate ad ogni singolo bambino, ma viene preferita una bottiglia unica dalla quale riempirsi il bicchiere. È probabile che nell’ottica di protezione ambientale si dirà che circolano troppe bottigliette, ma se venissero conteggiati i bicchieri per attingere alla bottiglia grande i numeri direbbero il contrario».

Insomma, una serie di questioni sollevate e comuni a centinaia di genitori che attendono una risposta. Dall’Azienda sanitaria e, per quanto di competenza, anche dall’amministrazione.

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