La Prefettura di Vibo Valentia potenzia l’accoglienza dei migranti con il progetto Innova: «Puntiamo a costruire una rete territoriale permanente» – VIDEO
La partnership con Carretera Central, ente di terzo settore con un lunga esperienza nel campo della multiculturalità, prevede attività di formazione per gli operatori e l'attivazione di pratiche e servizi sperimentali
Migliorare le condizioni del sistema di accoglienza dei migranti e potenziare, tramite attività di formazione, la capacità degli operatori della Prefettura di rispondere ai bisogni della popolazione immigrata; sono i principali obiettivi del progetto Innova che la Prefettura di Vibo Valentia porterà avanti per il prossimo anno e mezzo affiancata da Carretera Central, ente di terzo settore con un’esperienza ultraventennale nel campo della multiculturalità.
«Un obiettivo poi che è conseguenza di questi primi due obiettivi è quello di garantire anche una maggiore sicurezza al territorio – ha spiegato il prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco – perché meglio lavoriamo con i migranti, che tra CAS e SAI e centri temporanei sono un numero consistente, meglio i migranti vengono anche gestiti in queste strutture e minori sono i rischi anche di ritorni diciamo, in qualche modo, spiacevoli sul territorio».
Nell’ambito delle azioni progettuali, che prevederanno anche l’attivazione di pratiche e servizi sperimentali, saranno costituite reti territoriali, formali e informali, che coinvolgeranno tutti gli enti del pubblico e del privato sociale che si occupano del fenomeno migratorio. «Lavoreremo insieme per circa 18 mesi con la Prefettura e con il territorio per migliorare il sistema d’accoglienza e siccome siamo in un territorio su cui impatta il fenomeno migratorio in modo importante, ancora di più un progetto di questo tipo dovrà portare dei risultati importanti» ha sottolineato il presidente di Carretera Central Adriano Scarpelli.
Una partnership, quella tra la Prefettura di Vibo e Carretera Central che, spiega la coordinatrice generale dell’ente di terzo settore Jessica Nannetti, porterà importanti risvolti pratici: «A partire dal supporto che abbiamo fornito e che stiamo fornendo tuttora sia agli uffici prefettizi che agli uffici della Questura, con un miglioramento nella gestione delle pratiche sia in termini di qualità ma anche in termini di tempistiche e, oltretutto, grazie all’attivazione del servizio sperimentale di mediazione ci aspettiamo un miglioramento del servizio stesso. Poi puntiamo alla costituzione di una rete che permanga anche dopo il progetto grazie alla connessione tra i vari attori e tra i vari stakeholder territoriali».