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Giornate europee del Patrimonio 2024: a Tropea focus sulle “breste” di Monte Poro e sul mondo subacqueo della Costa degli Dei

L'evento è organizzato dal Club per l'Unesco della Perla del Tirreno è in programma il 29 settembre al Palazzo Santa Chiara

Giornate europee del Patrimonio 2024: a Tropea focus sulle “breste” di Monte Poro e sul mondo subacqueo della Costa degli Dei
Una costruzione in mattoni di fango essiccati al sole, le cosiddette "breste"

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, che si terranno il 28 e 29 settembre, il Club per l’Unesco di Tropea è orgoglioso di presentare il convegno “Tropea: I Ventiquattro Casali tra Mare e Terra”, in programma il 29 settembre 2024 alle ore 17.00 presso Palazzo Santa Chiara, Tropea.

Questo evento è stato fortemente voluto dal presidente del Club per l’Unesco di Tropea, dottor Giuseppe Maria Romano, «che da anni si impegna con passione per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico di Tropea e dell’intero comprensorio del Monte Poro e della Costa degli Dei – si legge in una nota -. Questo convegno rappresenta una preziosa opportunità per sensibilizzare la comunità sull’importanza di preservare il nostro patrimonio, non solo per il presente, ma soprattutto per le generazioni future».

Breste del Monte Poro: le costruzioni in terra cruda

Il convegno affronterà in particolare il tema delle “breste”, antiche costruzioni in terra cruda tipiche del Monte Poro. Questi edifici, un tempo parte integrante della vita rurale locale, rappresentano un importante patrimonio culturale che rischia di essere dimenticato. «Romano, attraverso il Club per l’Unesco, ha sempre sostenuto la necessità di tutelare e valorizzare questi esempi di architettura tradizionale, come simbolo di sostenibilità e identità culturale della regione».

Il patrimonio subacqueo della Costa degli Dei

Un altro tema centrale sarà la valorizzazione del patrimonio subacqueo della Costa degli Dei, con i suoi fondali ricchi di biodiversità e storia. Il convegno metterà in evidenza l’importanza di proteggere questi tesori sommersi, che rappresentano una risorsa inestimabile per il turismo sostenibile e per la conservazione ambientale. «L’impegno del Dr. Romano in questo ambito è parte di una più ampia visione che vede la tutela del mare come elemento chiave per lo sviluppo culturale e economico del territorio».

Programma del convegno:

  • Saluti istituzionali:
    • Giuseppe Maria Romano – Presidente Club Unesco di Tropea
    • Emilio Minasi – Vice Presidente Club Unesco di Tropea
  • Interventi:
    • Teresa Gualtieri, Presidente nazionale FICLU – Federazione Italiana Club per l’Unesco
      Il Decennio del Mare e il Patrimonio Culturale
    • Giovanni Laganà, subacqueo ambientalista
      Il Mediterraneo: dalla Sicilia a Capo Cozzo
      Focus sul patrimonio subacqueo della Costa degli Dei.
    • Rosario Chimirri, Università della Calabria
      Poro vista mare: paesaggi in crudo e culture dell’abitare di ieri e oggi
      Approfondimento sulle “Breste”, costruzioni in terra cruda tipiche del Monte Poro.
    • Antonio Varrà, associazione Mare Vitae
      L’associazionismo tra valorizzazione e tutela del patrimonio materiale e immateriale
    • Ottavio Scrugli, avvocato
      Un esempio virtuoso: il recupero del resort «Il Canto di Kokopelli»
  • Conclusioni:
    • Giuseppe Lonetti, Università Mediterranea di Reggio Calabria
      Per un sistema territoriale integrato dal Parco Marino di Capo Cozzo all’Area Protetta dei 24 Casali di Tropea
  • Modera:
    Monica La Torre, Club Unesco di Tropea

L’evento è patrocinato dal Comune di Tropea e dall’Associazione Mare Vitae, a conferma dell’importanza di preservare il ricco patrimonio culturale e ambientale della regione.

Un incontro tra mare e terra, tra storia e futuro:

«Grazie all’impegno del Dr. Giuseppe Maria Romano, il Club per l’UNESCO di Tropea continua a svolgere un ruolo fondamentale nella tutela e valorizzazione del territorio, promuovendo iniziative che uniscono la tradizione e l’innovazione, la cultura e la sostenibilità. Il convegno del 29 settembre rappresenta un’occasione unica per riflettere su come il patrimonio materiale e immateriale, dalle “Breste” ai fondali della Costa degli Dei, possa essere protetto e valorizzato per costruire un futuro migliore per la comunità locale e per l’intera Europa», conclude la nota.

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