Super consulente da 400 euro al giorno, il bando del Comune di Vibo compatta l’opposizione: «Inaccettabile, Romeo spieghi»
L’avviso pubblico per la ricerca (in soli 7 giorni) di un esperto in comunicazione fa trasecolare la minoranza che apprende la notizia riportata da Il Vibonese mentre era in corso una seduta di Commissione. Oggi la questione sarà sollevata in Consiglio. Nesci: «Ventiseimila euro per due mesi di lavoro sono un furto». Lo Bianco: «Non ci fermeremo»
Rien ne va plus, i giochi sono fatti. Chi c’è, c’è. O quasi. Il termine ultimo per partecipare all’avviso pubblico del Comune di Vibo per la ricerca di un super consulente da 26mila euro (400 al giorno) per poco più di due mesi di lavoro, è ormai questione di una manciata ore: la mezzanotte di stasera.
L’obiettivo del bando è quello di reclutare un esperto «di particolare e comprovata specializzazione incaricato di espletare funzioni e attività strettamente necessarie a realizzare progetti finanziati dal Pnrr e dalle Politiche di Coesione». Il profilo richiesto è difficile da trovare (laureato in Beni culturali o Scienze della comunicazione, giornalista di lungo corso iscritto all’Ordine, esperto di social media e web, ex direttore di testata giornalistica ed ex dirigente d’impresa), eppure l’amministrazione Romeo ha ritenuto che appena sette giorni bastassero a scovare il super consulente e non si è preoccupata neppure di pubblicizzare l’avviso pubblico fuori dai normali canali giuridici e burocratici.
Un bando “lampo” insomma, di cui neppure la maggior parte dei consiglieri comunali era a conoscenza, almeno non quelli di minoranza, che ieri, quando hanno letto l’articolo de Il Vibonese, sono saltati sulla sedia. Per la precisione quelle dell’aula del Consiglio comunale, dove era in corso una seduta della commissione Politiche sociali. La discussione ha deragliato subito dall’ordine del giorno e la minoranza ha chiesto spiegazioni all’unico assessore presente, Stefano Soriano.
«Quattrocento euro al giorno? È inaccettabile – afferma Anthony Lo Bianco -. Mai sentita una cosa simile. In passato quando la precedente amministrazione accadevano cose simili, chi oggi governa gridava immediatamente allo scandalo e correva sui giornali a denunciare. Mai poi appena sette giorni per ricercare un profilo simile? Troppo poco tempo e troppi soldi. Non ci fermeremo e chiederemo spiegazioni su quanto sta avvenendo. Per la prima volta l’opposizione si è dimostrata davvero compatta».
Sul piede di guerra anche Maria Rosaria Nesci: «A breve usciremo con una nota stampa condivisa da tutta l’opposizione, perché siamo rimasti esterrefatti quando abbiamo appreso dell’avviso pubblico. Quattrocento euro al giorno per due mesi di lavoro sono un furto. Abbiamo chiesto all’assessore Soriano spiegazioni durante la seduta della commissione che era in corso, in attesa di poter fare le stesse domande all’assessore competente, Marco Talarico (Risorse umane e Affari generali, ndr). La risposta di Soriano è stata elusiva: “Sette giorni sono pochi? La vecchia amministrazione faceva lo stesso…”, ha detto. Oggi solleveremo la questione in Consiglio comunale, perché il sindaco e la maggioranza devono spiegarci le ragioni di un reclutamento che sembra davvero strano».
Che il bando abbia avuto scarsa pubblicità anche nella rete della Pa lo dimostra la difficoltà riscontrata nel trovare traccia dell’avviso sul portale governativo del reclutamento nella Pubblica amministrazione. Solo conoscendo l’oggetto completo dell’atto comunale è possibile risalire alla pagina che informa sul bando e sulla sua scadenza. Per il resto, non c’è sede e territorio di riferimento, quindi eseguire una ricerca con la parola “Vibo Valentia” non restituisce risultati. Per saperne di più, quindi, non resta che aspettare il Consiglio comunale di questo pomeriggio.