Busta con proiettili a Bava, solidarietà da politica e sindacati vibonesi: «Intimidazione inaccettabile, un attacco a tutta la sanità»
Messaggi di vicinanza e condanna dell'episodio che ha visto suo malgrado protagonista il direttore del distretto sanitario dell'Asp di Vibo, giungono tra gli altri da Mangialavori, Comito, Pd provinciale e De Nisi. Il personale del Distretto: «Confidiamo nella giustizia»
Messaggi di vicinanza e solidarietà al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Raffaele Bava, che si è visto recapitare nelle scorse ore una busta con tre proiettili. Un episodio su cui indagano i carabinieri e che ha profondamente turbato Bava, il quale parla di «segnali da non sottovalutare».
Tra i primi ad esprimere «massima solidarietà al direttore sanitario Raffaele Bava per l’inquietante messaggio intimidatorio di cui è stato fatto oggetto», è stato il deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori, che ha commentato: «Un episodio inquietante sul quale si auspica che venga fatta piena luce. Al dottore Bava giunga la mia vicinanza».
Anche il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Michele Comito esprime «massima solidarietà al collega medico e amico Raffaele Bava». «Apprendo – aggiunge – che ancora una volta un medico è vittima di violenza, questa volta una violenza subdola come lo è una intimidazione. Un gesto gravissimo che merita una severa condanna. Al contempo rivolgo al dottore Bava tutta la mia vicinanza. Comprendo il suo stato d’animo, di incredulità e scoramento, ma lo invito ad andare avanti – conclude Comito – ed a continuare a lavorare a testa alta, come ha sempre fatto».
«La sanità in questa nostra terra non riesce a trovare pace». Così Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, sulla busta con tre proiettili fatta recapitare da ignoti all’ufficio di Bava. «Un gesto incomprensibile, subdolo e cattivo – aggiunge De Nisi – che colpisce un già martoriato settore per il quale, anziché remare tutti dalla stessa parte, c’è chi ragiona con la logica dell’oppressore violento e senza scrupoli. L’attacco al direttore Raffaele Bava, come quelli perpetrati ai danni di tutti i professionisti della sanità ogni giorno sono in prima linea per la tutela della salute dei cittadini, è un attacco a tutto il servizio sanitario nazionale». Dice ancora De Nisi: «Si tratta di un’intimidazione inaccettabile che non riuscirà di certo a condizionare il lavoro del direttore Bava. Siamo, invece, certi che proseguirà la sua attività con serietà, trasparenza e rigore». De Nisi, nell’esprimere a Bava e alla sua famiglia sincera vicinanza personale e istituzionale, invita «a non lasciare soli i manager sanitari» e si dice altresì convinto «del proficuo lavoro delle forze dell’ordine per risalire alla mano di chi, senza scrupoli, ha deciso di porsi, ancora una volta, contro la Calabria e i calabresi».
«Con grande sdegno e profonda preoccupazione, ho appreso della lettera intimidatoria che hai ricevuto». È quanto scrive in unna lettera il segretario provinciale di Idm Francesco Arena che condanna il «vile gesto, che rappresenta un attacco non solo alla persona coinvolta, ma anche ai valori fondamentali di rispetto, dialogo e democrazia su cui si basa la nostra comunità. Le minacce e le intimidazioni non devono trovare spazio nella nostra società con la convinzione che la forza del diritto, della libertà di espressione e della giustizia siano i pilastri su cui costruire il futuro, e nessun atto di violenza, verbale o fisica, potrà mai oscurare questi principi».
«A chi ha cercato di incutere paura e di destabilizzare con questo gesto inaccettabile, con questa azione ignobile, occorre rispondere con unità e determinazione e con il sostegno a chi, con coraggio e professionalità, continua a lavorare per il bene della collettività – ha continuato Arena -. È auspicabile che le autorità competenti facciano rapidamente chiarezza su quanto accaduto e che i responsabili di questo atto vergognoso vengano individuati e puniti con la severità che meritano. Con solidarietà e determinazione, In qualità di Segretario provinciale IdM e Responsabile Regionale Sanità ,esprimo la piena solidarietà e vicinanza. È da condannare con fermezza chi colpisce persone, come te ,che svolgono il proprio lavoro con dedizione e trasparenza, mettendo al centro il bene comune. Episodi come quello accaduto non solo sono un attacco alla tua persona, ma minano anche il senso di sicurezza e giustizia che dovrebbe essere garantito a tutti coloro che operano per la collettività. Siamo al tuo fianco e ci impegniamo a fare tutto il possibile per creare un ambiente lavorativo dove la collaborazione e il rispetto reciproco prevalgano sempre su qualunque forma di violenza o intimidazione».
La solidarietà della Cgil
Anche la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo e la Fp Cgil Area Vasta esprimono solidarietà e vicinanza al dottor Raffaele Bava per il grave atto intimidatorio di cui è stato vittima: «La notizia del recapito di una busta contenente tre proiettili suscita un moto di sdegno perché rappresenta un gesto inaccettabile che colpisce un professionista che ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione e serietà, al servizio della comunità».
«Un’intimidazione come quella subita dal dottor Bava – dichiarano i rappresentanti della Cgil –merita una ferma condanna. È un attacco non solo alla persona, ma a tutto il sistema sanitario calabrese, già segnato da gravi difficoltà. Episodi come questo cercano di minare la serenità di chi, con impegno quotidiano, lavora per garantire la tutela della salute dei cittadini e getta un’ombra preoccupante sulla già complessa situazione in cui operano i dirigenti sanitari in Calabria. La sanità pubblica – prosegue la nota della Cgil – deve essere difesa con forza da ogni tentativo di condizionamento o violenza, e chi si trova in prima linea come il dottor Bava merita di essere supportato con tutta la vicinanza istituzionale e sociale possibile».
La Cgil Area Vasta e la Fp Cgil Area Vasta, nel ribadire il proprio sostegno a Raffaele Bava, auspicano che le forze dell’ordine facciano luce al più presto su questo inquietante episodio e assicurino alla giustizia i responsabili dell’atto intimidatorio. «La nostra solidarietà va non solo al direttore Bava, ma anche a tutti i lavoratori della sanità, che ogni giorno affrontano situazioni di grande complessità e difficoltà, spesso in contesti ostili e pericolosi. Non possiamo permettere – concludono Cgil Area Vasta e Fp Cgil Area Vasta – che la violenza prevalga. Bisogna continuare a lavorare con serietà e rigore, sapendo di avere al proprio fianco le organizzazioni sindacali e tutta la cittadinanza onesta per garantire non solo un sistema sanitario equo e di qualità, ma anche un contesto sociale in cui creare sviluppo e crescita economica non già paura e insicurezza».
Federazione provinciale Pd: «Vergognoso atto intimidatorio»
Anche la Federazione provinciale di Vibo Valentia del Partito democratico «esprime la propria ferma condanna e solidarietà al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Bava, vittima di un vergognoso atto intimidatorio. L’invio di proiettili è un gesto inaccettabile, non solo nei suoi confronti, ma contro l’intera comunità e il sistema sanitario che con sacrificio rappresenta».
I dem aggiungono: «La sanità in Calabria, e in particolare a Vibo Valentia, sta affrontando sfide enormi. Il dottor Bava ha dimostrato un impegno costante nel migliorare i servizi e nel garantire la salute dei cittadini, operando in un contesto spesso segnato da carenze strutturali e risorse limitate. Questo attacco è un ulteriore segnale della difficoltà in cui si trovano molti operatori sanitari, che lavorano quotidianamente per garantire assistenza e cure adeguate. È fondamentale che la comunità si unisca contro ogni forma di violenza e intimidazione. La paura – chiosano – non deve mai prevalere sulla dedizione al servizio pubblico. Siamo al fianco del Dott. Bava e di tutti i professionisti della sanità, che continuano a lottare per garantire un sistema sanitario efficiente e accessibile a tutti».
La vicinanza del personale del Distretto sanitario
Vicinanza è stata espressa anche dal personale del Distretto sanitario unico di Vibo Valentia all’indirizzo del direttore Bava e della famiglia «per il vile atto intimidatorio ricevuto nei giorni scorsi. Tutti conosciamo le doti umani e professionali del Dott. Bava, primo fra tutti il rispetto della legalità. Confidiamo, pertanto, che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili di questo ignobile gesto possano essere al più presto individuati».
«Dopo aver espresso privatamente solidarietà al dottor Bava per vile gesto di cui è stato oggetto, manifesto la mia vicinanza all’uomo ed al professionista, di cui da lungo tempo conosco la rettitudine e l’abnegazione al lavoro. Lo invito ad andare avanti con la forza e coraggio, che lo contraddistinguono». Così Vladimira Pugliese, capogruppo di minoranza al comune di Soriano ed esponente regionale del Pd Calabria.
Alecci: «Aggressioni e minacce sempre più frequenti»
Solidarietà anche dal consigliere regionale Ernesto Alecci: «Ancora una minaccia, ancora un’intimidazione nei confronti di chi ogni giorno si reca sul proprio posto di lavoro per portare avanti un’attività di interesse pubblico. Esprimo la mia vicinanza e tutta la mia solidarietà al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Raffaele Bava per il gravissimo episodio di cui è stato vittima. Forse ormai siamo assuefatti a questo genere di notizie, ma occorre fermarsi un attimo a pensare a cosa significa recarsi sul proprio posto di lavoro, come ogni mattina, e ad un certo punto trovare una busta sulla propria scrivania con dentro tre proiettili. Rabbrividisco nel pensare a quale possano essere state le sensazioni del direttore Bava e lo sgomento dei primi minuti.
Operiamo in un territorio difficile e complesso, ma sono certo che Bava saprà ritrovare la forza per portare avanti la propria attività senza farsi condizionare da episodi del genere. Tuttavia, come ho più volte sottolineato, è necessario e urgente trovare nuove forma di tutela per chi si occupa della cosa pubblica a vari livelli. Ogni giorno ormai si ripetono episodi incresciosi di aggressioni e minacce ad amministratori, dirigenti pubblici, personale sanitario etc. E’ evidente come il quadro sia cambiato negli ultimi anni e occorrano soluzioni diverse. Pochi giorni fa in Calabria ha fatto visita il Ministro dell’Interno Piantedosi, credo sia opportuno portare al più presto sui “tavoli romani” queste nuove esigenze in modo da garantire più serenità e tranquillità nell’operato di chi ogni giorno lavora per le nostre comunità».
La solidarietà della Cisl Magna Grecia
La Cisl Magna Grecia, la Cisl-Fp Magna Grecia e la Cisl Medici esprimono «solidarietà e vicinanza al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Raffaele Bava, per l’atto intimidatorio di cui è stato vittima. La consegna di una busta contenente tre proiettili rappresenta un gesto vile e inaccettabile che colpisce non solo il dottor Bava, ma tutti coloro che, con impegno e dedizione, operano quotidianamente per garantire il diritto alla salute dei cittadini. E’ un episodio da condannare fortemente, ribadendo l’impegno della Cisl al fianco di tutti i lavoratori e dirigenti che operano nel rispetto della legalità e della trasparenza in una settore delicato quale quello della sanità. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura affinché i responsabili di questo vile gesto siano presto individuati e assicurati alla giustizia».