martedì,Settembre 24 2024

Busta con proiettili a Bava, la solidarietà della politica vibonese: «Intimidazione inaccettabile, un attacco a tutta la sanità»

Messaggi di vicinanza e condanna dell'episodio che ha visto suo malgrado protagonista il direttore del distretto sanitario dell'Asp di Vibo, giungono tra gli altri da Mangialavori, Comito e De Nisi

Busta con proiettili a Bava, la solidarietà della politica vibonese: «Intimidazione inaccettabile, un attacco a tutta la sanità»
L'Asp di Vibo Valentia

Messaggi di vicinanza e solidarietà al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Raffaele Bava, che si è visto recapitare nelle scorse ore una busta con tre proiettili. Un episodio su cui indagano i carabinieri e che ha profondamente turbato Bava, il quale parla di «segnali da non sottovalutare».

Tra i primi ad esprimere «massima solidarietà al direttore sanitario Raffaele Bava per l’inquietante messaggio intimidatorio di cui è stato fatto oggetto», è stato il deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori, che ha commentato: «Un episodio inquietante sul quale si auspica che venga fatta piena luce. Al dottore Bava giunga la mia vicinanza».

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Anche il consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia Michele Comito esprime «massima solidarietà al collega medico e amico Raffaele Bava». «Apprendo – aggiunge – che ancora una volta un medico è vittima di violenza, questa volta una violenza subdola come lo è una intimidazione. Un gesto gravissimo che merita una severa condanna. Al contempo rivolgo al dottore Bava tutta la mia vicinanza. Comprendo il suo stato d’animo, di incredulità e scoramento, ma lo invito ad andare avanti – conclude Comito – ed a continuare a lavorare a testa alta, come ha sempre fatto».

«La sanità in questa nostra terra non riesce a trovare pace». Così Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, sulla busta con tre proiettili fatta recapitare da ignoti all’ufficio di Bava. «Un gesto incomprensibile, subdolo e cattivo – aggiunge De Nisi  – che colpisce un già martoriato settore per il quale, anziché remare tutti dalla stessa parte, c’è chi ragiona con la logica dell’oppressore violento e senza scrupoli. L’attacco al direttore Raffaele Bava, come quelli perpetrati ai danni di tutti i professionisti della sanità ogni giorno sono in prima linea per la tutela della salute dei cittadini, è un attacco a tutto il servizio sanitario nazionale». Dice ancora De Nisi: «Si tratta di un’intimidazione inaccettabile che non riuscirà di certo a condizionare il lavoro del direttore Bava. Siamo, invece, certi che proseguirà la sua attività con serietà, trasparenza e rigore». De Nisi, nell’esprimere a Bava e alla sua famiglia sincera vicinanza personale e istituzionale,  invita «a non lasciare soli i manager sanitari» e si dice altresì convinto «del proficuo lavoro delle forze dell’ordine per risalire alla mano di chi, senza scrupoli, ha deciso di porsi, ancora una volta, contro la Calabria e i calabresi».

«Con grande sdegno e profonda preoccupazione, ho appreso della lettera intimidatoria che hai ricevuto». È quanto scrive in unna lettera il segretario provinciale di Idm Francesco Arena che condanna il «vile gesto, che rappresenta un attacco non solo alla persona coinvolta, ma anche ai valori fondamentali di rispetto, dialogo e democrazia su cui si basa la nostra comunità. Le minacce e le intimidazioni non devono trovare spazio nella nostra società con la convinzione che la forza del diritto, della libertà di espressione e della giustizia siano i pilastri su cui costruire il futuro, e nessun atto di violenza, verbale o fisica, potrà mai oscurare questi principi».

«A chi ha cercato di incutere paura e di destabilizzare con questo gesto inaccettabile, con questa azione ignobile, occorre rispondere con unità e determinazione e con il sostegno a chi, con coraggio e professionalità, continua a lavorare per il bene della collettività – ha continuato Arena -. È auspicabile che le autorità competenti facciano rapidamente chiarezza su quanto accaduto e che i responsabili di questo atto vergognoso vengano individuati e puniti con la severità che meritano. Con solidarietà e determinazione, In qualità di Segretario provinciale IdM e Responsabile Regionale Sanità ,esprimo la piena solidarietà e vicinanza. È da condannare con fermezza chi colpisce persone, come te ,che svolgono il proprio lavoro con dedizione e trasparenza, mettendo al centro il bene comune. Episodi come quello accaduto non solo sono un attacco alla tua persona, ma minano anche il senso di sicurezza e giustizia che dovrebbe essere garantito a tutti coloro che operano per la collettività. Siamo al tuo fianco e ci impegniamo a fare tutto il possibile per creare un ambiente lavorativo dove la collaborazione e il rispetto reciproco prevalgano sempre su qualunque forma di violenza o intimidazione».

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