venerdì,Settembre 20 2024

Sanità, le Centrali operative territoriali di Pizzo e Nicotera sono le prime in Calabria a entrare in funzione

Le due Cot assicureranno continuità assistenziale contribuendo a decongestionare gli ospedali e garantendo ai pazienti un monitoraggio costante. Il commissario dell’Asp: «Raggiunto il primo obiettivo finanziato con il Pnrr»

Sanità, le Centrali operative territoriali di Pizzo e Nicotera sono le prime in Calabria a entrare in funzione

«L’Asp di Vibo valentia ha raggiunto il primo obiettivo finanziato con il Pnrr: le due Centrali operative territoriali (Cot) di Pizzo e Nicotera hanno ottenuto la certificazione di piena operatività». È palpabile la soddisfazione del commissario dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Battistini, nell’annunciare il risultato conseguito, nuovo e decisivo passo verso la conclusione di un iter che vede l’azienda impegnata su questo fronte da oltre due anni. «Siamo la prima Asp calabrese a tagliare questo traguardo. Avevamo detto che saremmo partiti a settembre e l’abbiamo fatto», continua Battistini, che torna con la mente alla recente inaugurazione, ad agosto, delle sedi dove sono state allestite le Centrali operative territoriali. Soddisfazione viene espressa anche dall’ingegnere Angela Spanti, tra i tecnici che hanno condotto in porto la certificazione di piena operatività.

Le Cot sono strutture intermedie tra quelle ospedalieri e i medici di base, che svolgono una funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti al fine di assicurare continuità, accessibilità ed integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria. Insomma, uno di quei pezzi importanti della cosiddetta “medicina territoriale” di cui la Calabria è ancora estremamente carente.

Tra i compiti che vengono svolti nell’ambito delle Cot ci sono ammissioni e dimissioni protette e programmate, ricerca di posti letto, telemedicina, assistenza domiciliare e collegamento con i medici di medicina generale e con le strutture sanitarie. In altre parole uno snodo cruciale per l’assistenza sanitaria territoriale, soprattutto con riferimento ai pazienti anziani che necessitano di un monitoraggio costante, che consentirà anche di decongestionare gli ospedali e ridurre gli accessi impropri al Pronto soccorso. In ogni Cot saranno operativi un coordinatore infermieristico e tre infermieri, con supporto amministrativo dal distretto e dal servizio informatico, H12 per 7 giorni.

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