giovedì,Settembre 19 2024

Rigettata la sorveglianza speciale per la moglie di un detenuto al 41 bis di Mileto

Accolte le tesi difensive sulla competenza territoriale radicata nel luogo di consumazione del reato che integra la manifestazione di pericolosità soggettiva

Rigettata la sorveglianza speciale per la moglie di un detenuto al 41 bis di Mileto

Dichiarata inammissibile dal Tribunale di Catanzaro la proposta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza avanzata dalla Questura di Vibo Valentia nei confronti di Rosalba Vincenza Galati, 50 anni, di Comparni di Mileto. Al tempo stesso i giudici – accogliendo in toto le argomentazioni prospettate dall’avvocato Giuseppe Di Renzo – hanno ravvisato la propria incompetenza per territorio a trattare la proposta di applicazione della sorveglianza speciale. Ciò in ragione del fatto che in tema di misure di prevenzione personali, ai fini della determinazione del giudice competente per territorio deve aversi riguardo – evidenzia il Tribunale di Catanzaro richiamando la giurisprudenza della Suprema Corte – al luogo di consumazione del reato che integra la manifestazione di pericolosità soggettiva in ragione del criterio di localizzazione giurisdizionale del fatto”. Nel procedimento di prevenzione, quindi, la competenza si radica, in stretta correlazione con il criterio dell’attualità della pericolosità sociale, nel luogo in cui, al momento della decisione, la pericolosità si manifesti; qualora le manifestazioni di pericolosità siano plurime e si verifichino in luoghi diversi, il Tribunale deve essere individuato facendo riferimento alle condotte qualificate che appaiano di maggiore spessore e rilevanza”.

Le accuse alla Galati e la competenza di Caltanissetta

Michele Silvano Mazzeo

Nel caso di specie, Rosalba Vincenza Galati – nell’ambito dell’operazione “Chimera” della Dda di Caltanissetta – è accusata di aver preso parte ad un’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico “riconducibile alla famiglia mafiosa dei Sanfilippo, attiva, prevalentemente nella zona di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, ma con ramificazioni operative anche in Calabria, mentre i reati fine ascritti alla stessa Galati nell’ordinanza cautelare indicano – sottolinea il Tribunale di Catanzaro – genericamente delle condotte commesse a Caltanissetta, Mazzarino, Vibo Valentia, Mileto e Gela fino all’anno 2018”. Da tali elementi fattuali, in accoglimento delle tesi proposte dall’avvocato Giuseppe Di Renzo, la dichiarazione di incompetenza territoriale del Tribunale di Catanzaro per quanto attiene la richiesta di sorveglianza speciale. Rosalba Vincenza Galati è la moglie di Michele Silvano Mazzeo, attualmente detenuto in regime di carcere duro (41 bis dell’ordinamento penitenziario) tra i principali imputati dell’operazione Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro, nonché nipote di Ottavio Galati di Mileto, quest’ultimo condannato all’ergastolo in via definitiva.

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