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Strisce blu a Vibo, Confesercenti chiede lo stop fino alla realizzazione dei lavori in corso nei diversi cantieri e la rimodulazione delle tariffe

La presidente del settore abbigliamento sollecita un incontro con il sindaco per esaminare una serie di proposte che possano aiutare i commercianti già in grandi difficoltà

Strisce blu a Vibo, Confesercenti chiede lo stop fino alla realizzazione dei lavori in corso nei diversi cantieri e la rimodulazione delle tariffe
Il corso di Vibo Valentia

Non solo i cantieri e la mancanza di parcheggi, presto ci saranno anche le strisce blu a scoraggiare chi frequenta i negozi del centro cittadino. È questo, in sintesi, il ragionamento della presidente del settore moda (Fismo) di Confesercenti, Antonella Petracca, che «confida in un tempestivo e concreto intervento del sindaco Enzo Romeo per bloccare il via alle strisce blu», che entro settembre dovrebbero tornare attive dopo un lungo periodo di pausa che ha coinciso con l’affidamento della nuova gara da 2,5 milioni di euro.

Petracca «avanza formale richiesta d’incontro al sindaco e all’assessore alle Attività produttive Soriano per trovare la quadra», rimodulando gli stalli e sospendendo le tariffe, affinché siano «liberamente fruibili sino alla consegna dei cantieri di rigenerazione urbana». Petracca torna a chiedere di fatto la «rimodulazione degli stalli a pagamento, perché l’amministrazione Limardo e l’ex assessore Corrado non hanno mai posto rimedio al trattamento impari» che la sindacalista contesta.

In particolare, nella sua nota, evidenzia come sia «incomprensibile che il bando preveda abbonamento mensile a 50 euro, ridotto a 30 euro solo per pubblica amministrazione, postali, Asp e istituti di vigilanza». «Perché – si chiede – non riconoscere pari opportunità anche ai commercianti? Non vi è pari trattamento per l’identificazione di parcheggi esenti dal pagamento in prossimità di concentrazione di attività produttive a Vibo. Inoltre le strisce bianche e blu non sono equiparate per vie». E ancora, chiede che la sosta veloce, dunque senza pagamento del ticket, venga portata da 15 a 30 minuti.  «L’intera città è un cantiere a cielo aperto – conclude – e a farne le spese sono i commercianti, costretti alla sopravvivenza. Senza contare i ritardi accumulati nei lavori di rigenerazione urbana già in essere nelle frazioni e in città».

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