giovedì,Novembre 28 2024

Sant’Onofrio, l’opposizione: «Il sindaco ha chiuso la piazza per i lavori quando non poteva e ora che c’è l’anticipo è tutto fermo»

Il gruppo “Per il Bene Comune” attacca il primo cittadino Pezzo a proposito del mancato cantiere per la riqualificazione (da un milione di euro) dell'area. Dal Ministero è ora arrivato il 20% dei fondi ma l'intervento stenta a partire

Sant’Onofrio, l’opposizione: «Il sindaco ha chiuso la piazza per i lavori quando non poteva e ora che c’è l’anticipo è tutto fermo»
La piazza chiusa per i lavori, in estate

Nuovo attacco dal capogruppo consiliare di “Per il Bene Comune”, Fortunato Addesi, al sindaco di Sant’Onofrio Antonino Pezzo. Stavolta a causa della piazza del paese, chiusa in piena estate per lavori che al momento non sono però ancora iniziati. Si tratta nello specifico di piazza Umberto I, che sarà oggetto di un intervento di rigenerazione urbana per un importo di un milione di euro.

«La piazza non poteva essere chiusa – attacca Addesi – ed ha sbagliato il sindaco Pezzo a far aprire il cantiere con modalità anticipate: il Comune, infatti, non risultava in regola con le disposizioni del codice degli appalti, non avendo ottenuto l’anticipazione del 20% dal Ministero e non avendo in cassa i soldi per pagare la ditta e rispettare la legge. Tanto è vero che la ditta non ha iniziato i lavori, pur avendo aperto forzatamente il cantiere. In tanti, certamente, si domanderanno il perché. La risposta è semplice: nessuna ditta inizia un lavoro senza prima aver ricevuto i soldi previsti dalla legge! Ma è anche vero che nessun sindaco attento fa consegnare i lavori se non ha i soldi in cassa per poter pagare la ditta». 

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Il capogruppo d’opposizione riferisce inoltre che durante l’ultimo Consiglio comunale «è stata formulata dal nostro gruppo una interrogazione verbale al sindaco, il quale ha dato una inutile risposta, trasmettendo l’ordinanza del tecnico comunale n. 15 di riapertura della piazza. La risposta non rappresenta assolutamente una assunzione di responsabilità del sindaco e certamente non è idonea a chiarire la vera natura della chiusura della piazza. Insomma, a quanto pare questo della piazza è l’ennesimo autogol del sindaco. E il sindaco ha giustificato la chiusura della piazza con altre bugie. Tutto ciò è allucinante e fuori luogo. E ci si potrebbe domandare ancora: qual era l’urgenza di chiudere la piazza in estate? Il sindaco ce lo spiegherà?». 

E ancora, prosegue Addesi: «A dire che la chiusura della piazza è stato un errore da parte del sindaco Pezzo è la corretta comunicazione del Responsabile del Settore LL.PP. di Pizzo (capofila del progetto), con la quale in data 26 agosto 2024 il tecnico ha informato i cinque Comuni (tra cui Sant’Onofrio) che “il Ministero competente ha provveduto ad erogare l’anticipazione del 20% del contributo assegnato”. Dunque, solo da oggi è possibile aprire il cantiere e chiudere la piazza, dopo aver dato alla ditta i soldi che le spettano (il 20% sul valore del contratto) per poter iniziare i lavori. Dunque, è chiaro il doppio errore di Pezzo: quando non poteva chiudere la piazza l’ha chiusa e ora che, invece, deve chiuderla la tiene aperta con una nuova ordinanza. E cosa dire poi del geometra comunale che ascolta chi lo porta fuori strada? Anche in merito a questa questione i dubbi sono tanti». 

«È chiaro a tutti – continua l’esponente dell’opposizione – che il sindaco, pur di dimostrare l’avvio dei lavori della piazza, si è servito di bugie, forzando (ancora una volta) l’ufficio tecnico, che ha dovuto consegnare i lavori e aprire il cantiere il 14 giugno, facendo trasferire anche il mercato settimanale. Il cantiere è rimasto chiuso per due mesi nel periodo estivo (da giugno a luglio), provocando enormi disagi ai cittadini e danni agli esercizi commerciali, alla locale farmacia e di conseguenza agli ammalati e ai numerosi anziani. Una parte dell’opposizione ha già denunciato i fatti sui giornali. Tanti concittadini si sono lamentati, forse anche qualche consigliere di maggioranza. Fatto sta che con una motivazione inventata, relativa a presunte richieste delle associazioni, il sindaco in data 25 luglio ha fatto riaprire la piazza, revocando l’ordinanza del 14 giugno. E anche questa motivazione appare una bugia e, comunque, una giustificazione non prevista dal codice degli appalti. Insomma, è una farsa, giocata male e alle spalle dei concittadini, solo per le idee “confuse” e “presuntuose” di un sindaco che viaggia da solo, senza bussola, andando facilmente alla deriva. La questione della chiusura della piazza, oltre ad aver danneggiato numerose persone, rivela il comportamento stravagante del Sindaco Pezzo, il quale dimostra di non essere interessato alle esigenze del paese ed è, nostro malgrado, disposto a tutto pur in contrasto con gli interessi del paese. Non sappiamo se c’è qualcuno che lo consigli, ma se ci fosse, certamente non lo sta consigliano per il meglio».

Si chiede Addesi: «Perché in questo caso, prima di ricevere l’okay dal Ministero, il sindaco si affretta a far iniziare i lavori in piazza, mentre p.es. al campo sportivo i lavori sono fermi da aprile 2023? Quali sono gli interessi del Sindaco Pezzo per accelerare i lavori della piazza e quali, invece, sono gli interessi per rallentare il più possibile i lavori al campo? Il sindaco riuscirà a dire la verità su queste questioni? Così come prima o poi dovrà dirla in merito al depuratore e ai lavori previsti in via Marcellina. Nella teoria dei giochi si parla di “tit for tat” (“pan per focaccia”), una strategia molto efficace nel fare agli altri ciò che gli altri fanno a te! La storia darà ragione a chi dice la verità e torto a chi agisce senza scrupoli, raccontando bugie e facendo del male a chi si comporta bene. Certamente il sindaco avrà il suo tornaconto a comportarsi così: ma, come diceva qualcuno, a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina». 

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