Mileto, grande partecipazione alla festa della Madonna della Guardia – Foto
I fedeli hanno raggiunto in processione il tempio sacro situato nei pressi del parco archeologico di Mileto antica per poi partecipare a una santa messa
Grande partecipazione di fedeli all’annuale festa della Madonna della Guardia, proposta a Mileto dal gruppo volontari “La Madonneda” in collaborazione con il locale circolo “Laudato sì” e la comunità Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) Mileto 1. L’evento ha preso il via con una solenne processione della statua della Madonna della Guardia che dal santuario di Maria Santissima della Cattolica ha avuto come destinazione finale l’ingresso del parco archeologico medievale di Mileto antica intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo. Nei suoi pressi, infatti, dal 1971 è situata la cappella dedicata proprio alla Madonna della Guardia, voluta dalle maestranze liguri di una ditta che in quei frangenti aveva realizzato la linea binaria della vicina ferrovia. Un atto di gratitudine nei confronti della popolazione e di profonda devozione mariana, portato a compimento su progetto del compianto professore Giuseppe Occhiato e in collaborazione con altre valenti personalità dell’epoca, su terreno concesso in voto per una grazia ottenuta da Annunziata Currà.
Lasciati in stato di abbandono dalla metà degli anni ’80 al 2021, il tempietto sacro e l’area circostante sono stati riportati a nuova vita in seguito alla denuncia de Il Vibonese e grazie all’impegno di un gruppo di volontari che ha deciso di “adottarlo”. Ha fatto seguito la nuova cerimonia inaugurale presieduta dal vescovo dell’epoca Luigi Renzo e l’istituzione dell’annuale festa. Il programma della manifestazione dell’edizione 2024 ha previsto la successiva santa messa concelebrata da don Bruno Cannatelli e da don Giuseppe Pititto nella chiesetta. A conclusione della cerimonia religiosa è stata letta una poesia, ai più sconosciuta, dedicata alla Madonna dalla Guardia da Antonio Ruffa, il pensionato che per decenni e fino alla sua morte, avvenuta appunto alla metà degli anni ’80, ha curato con cura maniacale il tempietto sacro e l’area circostante, prima che venissero lasciati in deplorevole stato di degrado. L’annuale festa mariana si è conclusa con un intrattenimento musicale e un momento conviviale, con tanto di proposizione di vassoio contenente fileja con salsiccia e funghi, spezzatino con patate, vino e anguria.
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