giovedì,Dicembre 26 2024

Omicidio Bellocco, il racconto di Beretta al pm: «Pretendeva gli utili del mio negozio»

Secondo quanto dichiarato dal capo ultrà dell'Inter, l'erede della famiglia di 'ndrangheta rosarnese sarebbe arrivato a minacciare lui e la sua famiglia. Gli inquirenti: «Serio pericolo di fuga, qualcuno potrebbe aiutarlo»

Omicidio Bellocco, il racconto di Beretta al pm: «Pretendeva gli utili del mio negozio»
In primo piano Bellocco, alle sue spalle Beretta

All’origine della lite la pretesa di dividere gli utili del negozio di Pioltello, nel Milanese. Questo quanto dichiarato al pm Paolo Storari da Andrea Beretta, fermato ieri per l’omicidio di Antonio Bellocco, erede dell’omonimo clan della ‘ndrangheta e nel direttivo della curva nord interista, avvenuto a Cernusco sul Naviglio.

Il capo ultras nerazzurro gestisce un negozio che «vende materiale della curva dell’Inter» intorno al quale sarebbe sorto il contrasto tra i due, sfociato nella colluttazione e nell’uccisione del 36enne di origini rosarnesi.

Beretta, difeso dal legale Mirko Perlino, ha reso dichiarazioni spontanee al pm di Milano Paolo Storari, al quale ha raccontato anche che Bellocco era arrivato a minacciare lui e la sua famiglia.

Questa, dunque, la versione messa a verbale da Beretta, mentre gli inquirenti stanno indagando sui rapporti tra i due e più in generale sui business illeciti tra il mondo delle curve e la criminalità organizzata.

I pm: «Qualcuno potrebbe averlo aiutato a modificare la scena del crimine»

«La gravità del fatto, i cui contorni e movente devono ancora essere chiariti, i numerosi contatti che Beretta vanta con esponenti del tifo organizzato, contatti che potrebbero garantirgli una sicura e duratura latitanza, il ruolo apicale ricoperto dall’indagato in vari contesti delinquenziali come attestato dalle condanne per stupefacenti, sono tutti elementi che corroborano un serio pericolo di fuga». Lo si legge nel decreto di fermo nei confronti di Andrea Beretta

Come si legge nel provvedimento i pm Paolo Storari e Sara Ombra, oltre a offrire «diversi possibili scenari» in merito alla dinamica dei fatti, non escludono nemmeno «interazioni di terze persone, in effetti notate sopraggiungere nelle immediate adiacenze della vettura» parcheggiata davanti alla palestra di Cernusco sul Naviglio, dove è avvenuto il delitto. Persone che potrebbero «aver agevolato Beretta nel tentativo di eludere le indagini alterando o modificando la scena» del crimine. Leggi anche ↓

Quanto alla pistola ritrovata, di proprietà di Beretta e con la quale è stato ferito lievemente, si è tratta di una «Beretta 98 Fs calibro 9×21», priva di matricola, in quanto cancellata, senza caricatore e senza colpo in canna» e con «il cane abbattuto, indicativo dell’esplosione di un colpo». Un solo bossolo è stato ritrovato nell’abitacolo dell’auto.

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