Banco alimentare senza sede, Comune di Vibo e associazioni al lavoro per scongiurare lo stop del servizio: soluzione provvisoria a Mileto
Il ritiro delle derrate a Catanzaro o Montalto e la mancanza di un Centro di distribuzione provinciale al centro del vertice tenuto a palazzo Razza. Le associazioni: «Massimo impegno per risolvere una problema che rischia di avere pesanti ripercussioni sulle famiglie in difficoltà»
La mancanza di una sede idonea e la necessità di recarsi presso i centri di Catanzaro o Montalto Uffugo per il ritiro delle derrate alimentari aveva portato le associazioni vibonesi affiliate al Banco Alimentare a costituirsi in un Comitato e lanciare un appello per scongiurare il rischio di uno stop del servizio. Da questi presupposti è scaturito un incontro svoltosi a palazzo Razza tra il Comune di Vibo Valentia e i dirigenti responsabili regionali e provinciali del Banco Alimentare Calabria, nonché i referenti delegati del comitato “L’unione fa la forza”.
Vertice in Comune
Il confronto si è tenuto nell’ufficio del primo cittadino. A rappresentare l’amministrazione comunale, il sindaco Enzo Romeo e la consigliera di maggioranza Dina Satriani. Presenti per il Banco alimentare Calabria, il direttore generale regionale Giovanni Romeo e Antonello Murone presidente del centro di distribuzione provinciale di Vibo Valentia. Infine per il comitato “L’unione fa la forza”, i referenti delegati Gaetano La Rocca (Associazione San Nicola di Briatico), Giuseppe De Caria e Diego Marchese (Associazione di promozione sociale San Pio X di Pizzo).
«La questione – raccontano i sodalizi– è stata affrontata in maniera seria e costruttiva. Il primo obiettivo era quello di evitare il ritiro dei beni di prima necessità fuori provincia. Una situazione che avrebbe pesato fortemente sulle associazioni, in difficoltà nel raggiungere periodicamente Montalto o Catanzaro». Pertanto, il rischio di sospendere il servizio di consegna derrate alimentari alle famiglie in difficoltà era assai concreto: «Il sindaco Romeo e il consigliere Satriani – fanno rilevare i sodalizi – sono arrivati all’incontro preparati e decisi nell’affrontare la problematica che poteva riversarsi dannosamente sul tessuto sociale cittadino e provinciale».
In cerca di soluzioni
Per affrontare al meglio la questione, si è pensato in una fase immediata a individuare una struttura idonea per evitare, già per il mese di settembre, il ritiro dei prodotti alimentari fuori provincia: «A tal proposito è stata proposta la possibilità di usufruire di una struttura, messa gratuitamente a disposizione da un imprenditore privato sensibile alla vicenda. Tuttavia gli esiti del sopralluogo hanno rilevato problemi di natura logistica in quanto non idonei alla possibilità di effettuare le operazioni di carico e scarico delle merci». Per ovviare all’emergenza, «la soluzione provvisoria, è ricaduta su Mileto. Qui si trova uno spazio aperto del Centro Maranathà».
In una fase a medio termine si dovrà invece «approntare un sito (già individuato) ed espletare quanto necessario per renderlo idoneo e funzionale alle esigenze richieste dal banco alimentare, al fine di avere finalmente anche nella provincia di Vibo Valentia, un Centro di distribuzione Provinciale del Banco Alimentare che esplichi i suoi servizi in maniera efficace ed efficiente».
La prossima settimana si terrà un ulteriore incontro: «Abbiamo appurato con i nostri occhi una forte quanto decisa volontà a risolvere la problematica quanto da parte dell’amministrazione comunale quanto dalle parti intervenute. Ad oggi il problema rimane aperto anche se l’impegno è massimo. Nell’immediato è stata scongiurata la soluzione di recarsi fuori provincia».
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