Il sindaco di Serra replica ai colleghi dell’Ambito territoriale: «Prima votate all’unanimità e poi vi lamentate?»
Acque agitate nell'Ats. Barillari risponde alle critiche dei primi cittadini che imputano al Comune capofila di decidere da solo: «I risultati sono stati eccezionali»
Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino di Serra San Bruno, Alfredo Barillari in merito alla richiesta di convocazione dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale. A firmarla i 4 sindaci Giuseppe Condello (San Nicola da Crissa), Gennaro Crispo (Simbario), Romano Loielo (Nardodipace) e Cosimo Damiano Piromalli (Spadola). Una richiesta che Barillari definisce «totalmente strumentale oltre che superata dai fatti». Al centro della questione, la gestione delle questioni afferenti ai 19 Comuni attualmente sotto l’autorità del Comune capofila, Serra San Bruno.
Più nel dettaglio, il sindaco Barillari spiega: «Innanzitutto, bisogna premette che, in qualità di presidente dell’Assemblea, avevo provveduto a convocare la stessa ancora prima della richiesta dei sindaci, richiesta sintomatica della mancata conoscenza, da parte dei (presunti) firmatari, del Regolamento di funzionamento che all’articolo 3 recita testualmente che “la convocazione può essere richiesta, motivandola, anche da parte di almeno un terzo dei componenti l’Assemblea”. Considerato che l’Assemblea è composta da 19 sindaci, il numero dei richiedenti – a meno che non s’intenda mettere in discussione persino la matematica – sarebbe stato comunque insufficiente».
Il primo cittadino aggiunge: «Entrando nel merito della missiva, inviata anche agli organi di stampa, fa specie che i sindaci ritengano che il responsabile dell’Ufficio di Piano – che ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento di funzionamento dell’Ufficio ha funzioni di rappresentanza con i soggetti esterni – non possa rispondere ad una lettera a lui espressamente rivolta da un sindacato. Gli stessi sindaci che oggi contestano la gestione non hanno mai manifestato perplessità nell’Assemblea (tutte le decisioni sono sempre state prese all’unanimità), che da 4 anni a questa parte viene regolarmente convocata per discutere di tutti i progetti da mettere in campo e per stabilire gli indirizzi politici, mentre nel passato intercorrevano semestri tra una seduta e l’altra. Strano che gli stessi sindaci, i quali possono chiedere conferma della produttività e dell’operosità degli ultimi anni dell’Ats ai dipendenti dell’ufficio di piano, si ricordino adesso di dover proporre obiezioni che prendono spunto da una nota sindacale che riguarda principalmente la decisione che essi stessi hanno votato all’unanimità il 17 luglio».
Barilari puntualizza: «In pratica, i sindaci contestano ciò che loro stessi hanno deciso con tanto di dichiarazioni di voto. Strano che i primi cittadini (qualcuno spesso assente alle sedute dell’Assemblea) dimentichino che questo Ambito si sia dotato per la prima volta nella sua storia di un Piano di Zona, che abbia avviato progetti che interessano tutto il territorio (come, ad esempio, l’assistenza domiciliare, i fondi per le persone affette dallo spettro autistico, i caregiver, le strutture socio-assistenziali, gli affidi familiari), che fornisca supporto tecnico quotidiano. Il tutto nella massima chiarezza e trasparenza. Dimenticanza e superficialità, oppure una maldestra manovra politica nata sulla scia di “vecchie” strategie in un contesto, quello dell’ambito, che ha dimostrato solo impegno e risultati verso il territorio di appartenenza?»
Tornando ai rapporti sindacali, «i sindaci omettono di dire che questo Ambito solo qualche mese fa è stato elogiato pubblicamente per essere stato il primo in Calabria a realizzare la stabilizzazione delle assistenti sociali e che i rapporti con i sindacati sono sempre stati ottimi. Peraltro, in merito alla specifica questione, il sindacato autore della nota – rimarca il sindaco di Serra – è stato già convocato per un costruttivo confronto alla presenza del responsabile dell’Ufficio di Piano. E ancora i sindaci, così solerti nel sollevare un polverone che non ha ragione d’esistere, parlino con le proprie assistenti sociali per capire la differenza di passo che questo ambito ha intrapreso da quattro anni a questa parte. Ad ogni modo – anticipa Barillari – l’Assemblea è convocata per mercoledì 4 settembre: in quella sede, come sempre, ognuno sarà libero di esprimere il proprio pensiero».
- Tags
- Serra San Bruno