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Mare verde, a Pizzo la protesta scende in strada: «Estate rovinata e turisti in fuga, chi inquina deve andare in galera» – VIDEO

L’associazione Uniti per il Golfo di Sant’Eufemia ha inscenato una manifestazione davanti all’Istituto nautico. Le forze dell’ordine hanno impedito il tentativo di occupare la strada provinciale. «Ma non molleremo, quello che sta succedendo distrugge il territorio e il futuro dei nostri figli»

Mare verde, a Pizzo la protesta scende in strada: «Estate rovinata e turisti in fuga, chi inquina deve andare in galera» – VIDEO
La protesta a Pizzo e il colore del mare questa estate

In strada per protestare contro il mare verde e, più in generale, contro l’inquinamento che pregiudica la balneazione in Calabria. Basta questo per comprendere quanto il problema sia stato grave nel corso di questa estate ormai agli sgoccioli e quanti disagi abbia procurato a residenti, vacanzieri e operatori turistici. Sono circa un centinaio i cittadini che hanno risposto presente all’appello lanciato dal gruppo “Uniti per il Golfo di S. Eufemia” promosso per sensibilizzare le Istituzioni su un fenomeno, quello della fioritura algale, che in questa misura ha cause che affondano nell’inquinamento da fertilizzanti.

Alla manifestazione, presidiata dalle forze dell’ordine, i rappresentanti di molte associazioni e cittadini. Appuntamento davanti all’Istituto Nautico di Pizzo, nel rione Marinella, lì dove il fenomeno del mare verde è stato più accentuato, ma ha interessato tutto il tratto di costa che va da Pizzo a Lamezia.

«Ora basta», hanno gridato dalla folla. «È arrivato il momento di fermare questi criminali», ha chiosato Anna Rosa, portavoce del gruppo che ha invitato «Procure e forze dell’ordine ad essere più severi contro quelli che sono dei delinquenti seriali. Chi sporca il mare va arrestato», ha ripetuto la portavoce del gruppo “Uniti per il Golfo di S. Eufemia” che ha sottolineato come Arpacal abbia chiarito che il mare verde è sì causato dalla fioritura algale, ma provocata «da interventi umani, ovvero da chi scarica illecitamente». Nel corso del presidio è sopraggiunto anche il sindaco Sergio Pititto che ha illustrato le azioni messe in campo dal Comune. Interventi che, alla luce dei fatti, non sono stati sufficienti.

A conferma della stagione disastrosa l’intervento di Santino Galeano, agente immobiliare. «Il mercato immobiliare è fermo. I turisti scappano e le case non si vendono, anche se chi ha comprato in passato qui a Pizzo cerca in ogni modo di disfarsene perché l’investimento che ha fatto non rende in queste condizioni», ha ammesso.

Al sit in anche la consigliera regionale Amalia Bruni: «Ho presentato un’interrogazione con risposta immediata circa un mese e mezzo fa. Ebbene non ho ricevuto alcuna risposta», ha riferito.

Nel corso della manifestazione, personale della Digos ha bloccato un tentativo di occupare la strada provinciale. «Non ci fermeremo qui», hanno avvertito i manifestanti. Eloquente lo striscione ostentato da una donna: “Basta stronzi”. «Lo ha disegnato mia nipote – ha spiegato -, una bimba di 10 anni che ogni estate raggiunge la casa dei nonni per le vacanze e neanche quest’anno ha potuto fare il bagno». Già, perché lo stesso problema sì era già presentato nel 2023 e l’anno precedente. “Cosa lasciamo ai nostri figli?”, si legge su un altro striscione. «È per loro, per il futuro, che la battaglia andrà avanti. Ad oltranza. Fino a quando le acque non torneranno ad essere limpide».

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