Punto Inps a Serra San Bruno, Di Bella: «Popolazioni pronte a scendere in piazza»
Nuovo intervento del vicesindaco di Dinami e responsabile Encal sul ridimensionamento dell’ufficio. Quindi l’accusa: «Soluzione concordata con la classe politica»
Da lunedì 2 gennaio l’Agenzia Inps di Serra San Bruno opererà con la nuova e ridimensionata funzione di Punto Inps mettendo in pratica il declassamento contenuto nel provvedimento voluto dal Presidente dell’Istituto Tito Boeri.
A riferirlo è il vicesindaco di Dinami nonché responsabile regionale del patronato Encal della Cisal Nino Di Bella che intravede nella determinazione dell’istituto che ha fatto molto discutere nelle ultime settimane «una penalizzazione che le popolazioni di Serra San Bruno e dintorni pagheranno a caro prezzo, se è vero che per l’avvio di pratiche personali di un certo rilievo saranno costrette a raggiungere Vibo Valentia e Tropea, mentre allo sportello del Punto Inps di Serra San Bruno sono stati delegati compiti molto riduttivi».
A parere di Di Bella «sono tantissimi i cittadini che hanno avanzato l’idea di scendere in piazza e manifestare contro questo ingeneroso e inadeguato provvedimento consumato sulla loro pelle. Una risposta alla classe politica che ha rinunciato sin dalla prima ora a riconsiderare questo tipo di provvedimento che a mio avviso ha delle precise responsabilità che non sono sfuggite alle popolazioni interessate».
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Né convincono l’amministratore locale «i labili tentativi volti a convincere che la trasformazione in Punto Inps dell’Agenzia. All’Encal – aggiunge -, continuano a pervenire centinaia e centinaia di proteste da parte di cittadini dell’hinterland serrese che si sentono letteralmente beffati da questa nuova situazione».
Gli stessi «non accettano l’idea che a partire dal prossimo 2 gennaio dovranno mettersi in macchina e raggiungere Vibo Valentia e Tropea, affrontando non soltanto le insidie del percorso ma anche quelle climatiche, per soddisfare le loro legittime necessità personali che i dirigenti regionali e provinciali non hanno affatto considerato tutelando soltanto, ed in maniera anche spudorata, le esigenze dell’Ente».
La soluzione trovata dall’Inps viene definito «una sostanziale vergogna intesa a spiegare quanto siano stati trascurati i veri interessi delle popolazioni serresi, soprattutto degli anziani, di quelle fasce deboli che spesso hanno denunciato la loro precaria condizione di vivibilità e che in realtà non ha mai trovato adeguato riscontro».
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L’Encal continua ad invitare i sindaci dei comuni che insistono sull’hinterland serrese «affinché condividano la legittima, giusta e sacrosanta protesta delle popolazioni penalizzate, indirizzando un ulteriore messaggio di viva protesta al Presidente Tito Boeri e al direttore regionale Giuseppe Greco per l’indifferenza e l’apatia con cui hanno messo in piedi il provvedimento».
Sull’attivazione di quest’ultimo, conclude Di Bella, «non è stato tenuto conto neanche della disponibilità, ad esempio, del sindaco di Serra San Bruno che per venire incontro alle denunciate eccessive spese di gestione della sede dell’Agenzia aveva messo a disposizione degli adeguati locali. In verità c’era un disegno ben preciso da realizzare visto che la trasformazione in Punto Inps dell’Agenzia è stata concordata, per come si desume dall’atteggiamento rinunciatario assunto, con la classe politica».
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