Tropea, la Cappella dei Nobili ospita la presentazione del volume di Lucia D’Amore sulle origini della città
L'evento organizzato dal locale Club per l'Unesco getta una luce sulle radici ancora poco conosciute dell'abitato ma di grande rilevanza storica per la comunità
Il Club per l’Unesco di Tropea annuncia la presentazione del libro “Le origini paleocristiane di Tropea”, scritto dalla studiosa Lucia D’Amore, che si terrà domenica 18 alle ore 19:30 nella storica Cappella dei Nobili, situata in Largo Padre di Netta. L’evento, organizzato nell’ambito delle attività del Club, volte alla promozione e divulgazione della storia locale, rappresenta un’importante occasione per conoscere e apprezzare il ricco patrimonio storico di Tropea. Il lavoro di Lucia D’Amore, romana di nascita ma profondamente legata alla città di Tropea, si inserisce in un più ampio contesto di riscoperta delle radici paleocristiane della città, illuminando un periodo storico fino ad oggi poco conosciuto ma di grande rilevanza per la comprensione delle origini della comunità tropeana.
Lucia D’Amore, diplomata al liceo classico Pasquale Galluppi di Tropea, ha successivamente conseguito la laurea in Lettere presso l’università degli studi di Roma La Sapienza e due dottorati di ricerca in storia greca e in storia ed analisi delle fonti scritte dei testi letterari dall’antichità all’età contemporanea. L’autrice è riconosciuta a livello internazionale per il suo lavoro sulla decifrazione e interpretazione critica di fonti storiografiche antiche, culminato nel 2017 con il “Premio letterario Internazionale Gerhard Rohlfs Franco Mosino – Anastasios Karanastasis”.
Il libro “Le origini paleocristiane di Tropea” affronta la mancanza di fonti letterarie e archeologiche che per lungo tempo ha ostacolato la ricostruzione scientifica delle origini dell’abitato di Tropea. Grazie agli scavi della fine del XVIII secolo e alle ricognizioni della Soprintendenza archeologica della Calabria, sono emerse testimonianze di una vasta necropoli paleocristiana che racconta la storia di persecuzioni religiose, migrazioni e dell’insediamento di profughi cristiani provenienti dal Nord Africa. Questi elementi hanno contribuito allo sviluppo di una nuova comunità che, nel corso dei secoli, ha dato vita alla civitas e alla sede episcopale di Tropea. L’incontro rappresenta non solo un momento di approfondimento storico-culturale, ma anche un’occasione per valorizzare il patrimonio tropeano come volano per il turismo culturale, in affiancamento al tradizionale turismo vacanziero.
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