Festival Leggere&Scrivere, presentata al Comune di Vibo l’edizione 2019 – Video
Dal 15 al 19 ottobre al via l’ottavo appuntamento con la kermesse culturale ricca di contenuti e ospiti di levatura nazionale. I promotori Floriani e Marzano: «Allarghiamo gli orizzonti»
Iniziato il countdown per il Festival Leggere&Scrivere 2019 che dal 15 al 19 ottobre prossimi, a Vibo Valentia, arriverà alla sua ottava edizione. Un progetto ormai consolidato nel panorama dei festival letterari nazionali, il cui programma è stato presentato dai direttori artistici Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, questa mattina nella sala consiliare del Comune di Vibo Valentia. Le giornate, illustrate alla presenza – tra gli altri – del sindaco Maria Limardo e dell’assessore alla cultura Daniela Rotino, dell’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, del presidente del Sistema bibliotecario vibonese Giuseppe Condello, si presentano ancora una volta ricche, animate da autori, incontri e dibattiti. Quella di Gilberto Floriani, direttore del Sbv e direttore artistico dell’evento, è stata di fatto una scommessa vinta: e l’edizione ormai alle porte presenta tutti i presupposti per confermare un trend di crescita importante. [Prosegue sotto la pubblicità]
Una buona pratica. E’ toccato al sindaco, sottolineare come il Festival costituisca una buona pratica alla quale si stanno ispirando diverse città calabresi, ed auspicare che il carattere inclusivo e corale della manifestazione porti il Festival ad allargarsi a tutto il comprensorio. La Limardo ha altresì annunciato il conferimento, con consiglio comunale straordinario, della cittadinanza onoraria all’archeologo Ermanno Arslan, scopritore della Laminetta aurea conservata al Museo Capialbi.
La squadra, le novità. E’ toccato invece a Floriani, dal canto suo, dopo i ringraziamenti di rito alla sua squadra, al personale del Sbv, alle Amministrazioni regionale e comunale, a Maria Teresa Marzano («è a lei – ha dichiarato – che spetta la mole più importante del lavoro»), annunciare le novità 2019: su tutte, la lectio magistralis dello storico Massimo Manfredi, che inaugurerà la manifestazione con un incontro riservato agli studenti del Vibonese (appuntamento all’auditorium di Vibo, martedì 15 ottobre, alle ore 10). Infine, una battuta sulla querelle annosa che vede la città di Tropea, un tempo sede dell’evento nato come “Festival Leggere e scrivere Città di Tropea”, totalmente scomparsa dai radar (Tanto che quest’anno, l’evento si chiama Festival Leggere&Scrivere Vibo Valentia. I motivi presto detti: «Non è un’azione che va contro la città, dove abbiamo animato diverse manifestazioni – ha dichiarato Floriani -. Ma questo – ha specificato – è un evento autunnale. E di questi tempi, la città di Tropea è poco affollata. Speriamo che in futuro non sia più così».
«Anno dopo anno il Festival Leggere&Scrivere – ha aggiunto Floriani -, il più importante contributo del Sistema bibliotecario vibonese all’affermazione del ruolo culturale di Vibo Valentia rispetto alla Calabria e all’Italia, ha consolidato il suo posizionamento, conquistando l’interesse da parte di scrittori, case editrici, critici letterari, artisti, opinion leader e media su scala nazionale. L’obiettivo è mettere Vibo Valentia e la Calabria al centro del dibattitto culturale, opponendo alla “sindrome della marginalità”, la capacità di puntare sulle potenzialità del territorio, sulla sua energia creativa, sulla volontà di misurarsi e confrontarsi con gli stimoli provenienti dall’esterno» ha affermato.
Allargare gli orizzonti è un obiettivo per il Festival Leggere&Scrivere: l’edizione 2019 mantiene la promessa. «Il nostro festival è per sua natura polifonico e ogni volta si arricchisce di nuove chiavi di lettura per riflettere sui grandi temi del nostro tempo» spiega Maria Teresa Marzano: «Il pubblico che viene a Palazzo Gagliardi si fida delle nostre scelte e sa che non resterà deluso – ha aggiunto -. La sfida è quella di offrire un ventaglio di tematiche sempre più ampio e di voci diverse e anche conflittuali tra loro, perché crediamo nel valore della diversità e del confronto critico: l’educazione alla libertà è prima di tutto educazione all’ascolto ed è bello riconoscere nel pubblico, ogni volta di più, questa attitudine all’apertura: l’ambizione, nel nostro piccolo, è di costruire ponti dove si sollevano muri: e lavoriamo di continuo in questa direzione».
La parola, dunque, al programma. Il Festival Leggere&Scrivere ama le donne. Non si tratta semplicemente di letteratura femminile o “al femminile”, le quote rosa non c’entrano: l’accento è posto su quell’insieme di intelligenza e sensibilità particolari con cui le donne vivono la vita e le sue contraddizioni.
Nadia Terranova, già finalista al Premio Strega 2019, è ospite con il suo libro Addio fantasmi (Einaudi); Aisha Cerami presenterà il romanzo Gli altri (Rizzoli), Daria Colombo sarà presente con il suo Cara premier ti scrivo (La nave di Teseo). Gradito ritorno al Festival per Piera Carlomagno, autrice de Una favolosa estate di morte (Rizzoli) e per Giorgia Würth con Io, Lui e altri effetti collaterali (Noeditore). Di Tradimento e social parlerà la giornalista Flavia Perina insieme con la psicanalista Costanza Jesurum, l’avvocato matrimonialista Alessandra Cagnazzo e Maria Limardo, sindaco di Vibo Valentia. Al Festival la direttrice generale di Confindustria Marcella Panucci si confronterà con il sindaco di Matera Raffaele De Ruggieri e con il presidente dello Svimez Adriano Giannola sulle prospettive di sviluppo del Mezzogiorno.
Integrazione, multicultarità, diritti sono le sfide all’ordine del giorno. Il Festival Leggere&Scrivere approfondisce la riflessione con l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, testimonianza vivente e concreta della lotta per una società aperta e solidale. La stessa lotta che condivide Aboubakar Soumahoro, divenuto in questi anni figura di primo piano del sindacalismo bracciantile e autore del libro Umanità in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità (Feltrinelli).
Si può ancora parlare di Spirito di un Popolo senza inciampare in goffi anacronismi? Se ne discuterà con Valerio Massimo Manfredi e il suo Sentimento italiano. Storia, arte, natura di un popolo inimitabile (Sem). Il saggista e critico Filippo La Porta si confronterà con il giornalista Nicola Mirenzi sul valore della lettura come strumento di crescita personale, identitaria e civile. Antonio Padellaro ci riporta ai tempi della Prima Repubblica per ripensare al cambiamento del modo di fare politica da posizioni contrapposte: l’occasione è fornita dal suo ultimo libro Il gesto di Almirante e Berlinguer (PaperFirst). Giuseppe Culicchia arriva al Festival con il best seller Il cuore e la tenebra (Mondadori). L’elenco degli ospiti prosegue con una varietà di proposte per ogni tipo di interesse. Il pubblico sarà accompagnato in interessanti scoperte da Mario Tozzi, archeologo e divulgatore tv. Ed ancora: Piero Dorfles con il libro Le palline di zucchero della Fata Turchina. Indagine su Pinocchio (Garzanti); Emanuele Trevi con Sogni e favole (Ponte delle Grazie); Paolo Borrometi con Un morto ogni tanto. La mia campagna contro la mafia invisibile (Solferino, 2019); Nuccio Ordine con Gli uomini non sono isole (La nave di Teseo); Carmine Pinto con La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 (Laterza). Il dibattito sul fascismo ha animato questi ultimi mesi, il festival affronta l’argomento con Alberto De Bernardi che presenta Fascismo e antifascismo. Storia, memoria, e culture politiche (Donzelli) e con Massimo Castoldi, autore de Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti (Donzelli).
La Calabria si racconta al Festival dalla viva voce dei suoi autori. È il caso di Vito Teti, uno degli autori di Riabitare l’Italia. Le aree interne tra abbandoni e riconquiste, a cura di Antonio De Rossi (Donzelli, 2019); Filippo Veltri con La Calabria silente (Rubbettino); Mario Caligiuri con Calabria, anima mundi (Ferrari). Gioacchino Criaco è al Festival con Paolo Sofia per presentare L’albero di more, il progetto musicale tratto dal libro di Criaco Le maligredi (Feltrinelli) Da non perdere la lectio magistralis dell’archeologo, storico, numismatico Ermanno Antonio Arslan che illustrerà la ‘sua’ Calabria.
Lo sport è anche letteratura. Si rivivranno le atmosfere del Mundial ’82 grazie a Piero Trellini con La partita. Il romanzo di Italia Brasile (Mondadori); Italo Cucci presenta Boniperti (Effedì); gli appassionati del ciclismo non possono perdere l’appuntamento con Claudio Chiappucci, le cui imprese sono narrate in El diablo racconta. Chiappucci in fuga (Graphot) di Beppe Conti.
La musica è in primo piano anche quest’anno al Festival Leggere&Scrivere. “Tu chiamale se vuoi emozioni”: ce ne ha regalate molte sulle note della musica di Lucio Battisti. Stiamo parlando di Giulio Rapetti, in arte Mogol che racconterà la genesi di canzoni che hanno fatto la storia. Ancora giganti della musica: i Beatles. Ai Fab Four, ed in particolare a una loro canzone, Donato Zoppo ha dedicato il libro Something. Il 1969 dei Beatles e una canzone leggendaria (GM Press). L’autore ne discuterà insieme a Giulia Cavaliere, scritttrice e giornalista de Il Corriere della Sera, con intervento musicale di Alessandro Grazian. Omaggio a un altro maestro: Louis Amstrong. La sua epopea rivive nelle pagine di Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz (Stampa alternativa) di Stefano Zenni.
Ospite della sezione musica del festival, il fumettista, cantante e chitarrista Davide Toffolo con Graphic novel is back (Rizzoli lizard). A Palazzo Gagliardi sale sul palcoscenico anche Riccardo Sinigallia, uno dei cantautori più creativi e originali degli ultimi vent’anni.
Per gli amanti della musica lirica appuntamento con il baritono Lucio Gallo, che ha scelto Vibo Valentia per esibirsi per la prima volta in Calabria. Ha cantato con Luciano Pavarotti, ha calcato i più importanti palcoscenici internazionali, è stato accompagnato dai direttori d’orchestra del calibro di Claudio Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta. Lucio Gallo sarà accompagnato dalla pianista vibonese Antonia Comito. L’esibizione fa parte del ciclo di concerti inseriti in Greta à jamais, la rassegna giunta alla terza edizione e dedicata a Greta Medini, la violinista vibonese prematuramente scomparsa nel 2016.
Ancora spettacolo al Festival Leggere&Scrivere. Ridere è una cosa seria. Sull’arte del far ridere ci si intrattenerà con Valentino Picone, del duo Ficarra e Picone. Si riderà anche con Sergio Vespertino che presenta Fiato di madre…e voglio dire. Direttamente da Un posto al sole arriva l’attore Michelangelo Tommaso che si confronterà con lo scrittore Mauro Covacich; quest’ultimo è presente al festival anche con il libro Di chi è questo cuore (La nave di Teseo).
È uno che di tv se ne intende. Ha scoperto talenti del calibro di Fabio Fazio, Maurizio Crozza, Massimo Troisi, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo e molti altri. Stiamo parlando di Bruno Voglino, storico autore Rai che racconterà la “sua televisione” in compagnia di Cinzia Leone e Luigi Mastropaolo. Si parla, invece, di cinema con Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia che in più di trent’anni di carriera ha saputo creare un linguaggio e uno stile unici.
Il Festival Leggere&Scrivere è anche arte. Da sottolinare l’esposizione I Guardiani della Foresta: è il frutto di quattro anni di lavoro del fotografo vibonese Roger Lo Guarro all’interno della foresta amazzonica peruviana di Madre de Dios. Lo Guarro racconta attraverso i suoi scatti come le popolazioni native, vivendo in totale armonia con la natura, contribuiscano attivamente alla protezione della foresta e rappresentino un baluardo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. Madrina di eccezione della mostra: Cristina Parodi. La giornalista sarà anche ospite dell’incontro dedicato al lavoro di Lo Guarro, insieme a Roberto Vignola della Cesvi di Milano, l’onlus da anni impegnata nel lavoro di sostegno dell’ecosistema e degli abitanti dell’Amazzonia peruviana.
In occasione del Festival, anche per questa edizione Palazzo Gagliardi ospiterà uno spazio d’arte curato da Antonio La Gamba, con le installazioni di opere della Bottega Aperta Limen. Due importanti mostre vedranno protagonisti Gino Achille e i suoi affettuosi disegni che rievocano la vecchia Monteleone e Giuseppe Morello con un’insolita ripresa fotografica dell’Affruntata di Vibo Valentia. Il Festival Leggere&Scrivere, infine, riserva attenzioni ai più piccoli: ritorna lo Spazio Junior, con laboratori, giochi, workshop e molte altre iniziative per spingere ad amare due attività che servono più di tutto a crescere, scoprire il mondo e divertirsi: leggere e scrivere.