martedì,Novembre 26 2024

Operazione “Conquista”, il gip di Roma scarcera Pasquale Bonavota

Restano in carcere invece gli altri indagati che, sentiti dal gip Lupoli, hanno respinto le accuse a loro carico. Non ha risposto alle domande del giudice il solo Domenico Febbraro mentre Nicola Bonavota resta ancora irreperibile

Operazione “Conquista”, il gip di Roma scarcera Pasquale Bonavota

l gip di Roma, Giovanni Giorgianni, all’esito dell’interrogatorio di garanzia sostenuto da Pasquale Bonavota, uno dei principali indagati nell’ambito dell’operazione “Conquista”, eseguita del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo Valentia e coordinata dalla Dda di Catanzaro, considerato principale esponente della cosca Bonavota, ha deciso per la scarcerazione dell’indagato ritenendo non sufficienti gli elementi di gravità indiziaria posti a suo carico.

Operazione “Conquista”, i nomi di tutti gli indagati (FOTO)

Tra gli elementi alla base fermo di indiziato di delitto a carico di Pasquale Bonavota, assistito dai legali Tiziana Barillaro e Francesco Muzzopappa, le dichiarazioni di giustizia Andrea Mantella, boss pentito di Vibo Valentia che ha, tra le altre cose, ricostruito le dinamiche legate ai delitti di Domenico Di Leo e Raffaele Cracolici, avvenuti nel 2004, e ha ridisegnato l’organigramma della cosca Bonavota di Sant’Onofrio.

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Nel corso degli interrogatori di garanzia sostenuti dagli altri indagati nell’inchiesta, gli stessi sono comparsi davanti al gip di Vibo Valentia Gabriella Lupoli respingendo le accuse a loro carico e dichiarandosi estranei ai fatti contestati. Si tratta di Domenico Bonavota, Onofrio Barbieri e Giuseppe Lopreiato, tutti detenuti nel carcere di Vibo Valentia, luogo in cui si sono svolti gli interrogatori.

Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere Domenico Febbraro, 23 anni di Sant’Onofrio, ritenuto l’esecutore materiale di una delle intimidazioni contro le aziende del gruppo Callipo. All’esito dell’udienza il gip Lupoli ha deciso per la convalida dei fermi per tre dei citati quattro indagati, non convalidando il fermo di Febbraro che resta comunque in carcere vista l’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dallo stesso giudice. Resta ancora irreperibile Nicola Bonavota. 

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