giovedì,Novembre 28 2024

Rifiuti sulla spiaggia di Colamaio a Pizzo, la segnalazione: «Pulizia a metà, l’arenile e la pineta meritano decoro» -Foto

A distanza di pochi giorni dalla denuncia sulla nostra testata, nuovo intervento di una lettrice: «È un peccato vedere il litorale abbandonato quando potrebbe essere l’asso nella manica, per nulla sfruttato, di una città che per diversi mesi ogni anno pullula di turisti»

Rifiuti sulla spiaggia di Colamaio a Pizzo, la segnalazione: «Pulizia a metà, l’arenile e la pineta meritano decoro» -Foto

Una bonifica… a metà. Nuova segnalazione, a distanza di una manciata di giorni, da parte di una lettrice in merito allo stato di degrado in cui versa la spiaggia di località Colamaio: «Non intendo fare polemiche di nessun genere ma – scrive – ritengo doveroso evidenziare che dopo l’articolo pubblicato dalla vostra testata giornalistica ho potuto constatare che l’arenile è stato ripulito solo in parte dai rifiuti. A distanza di qualche giorno – sottolinea – siamo ritornati con mio marito sulla spiaggia del litorale napitino. Precedeva la nostra automobile, un mezzo municipale della raccolta dei rifiuti. Ho pensato ad un cambio di passo ma è stata solo una vana illusione. I rifiuti accumulati e documentati nei giorni scorsi erano rimasti accatastati nello stesso posto».

Pulizie a metà

La lettrice aggiunge: «Le fotografie scattate stamattina non lasciano spazio a dubbi. Si evince che sono stati impiegati alcuni mezzi meccanici e qualche macchina per la pulizia della spiaggia. Purtroppo, sull’arenile rimangono i residui di una bonifica parziale. Infatti rami, tronchi, residui di vegetazione ancora oggi non sono stati rimossi ma sono stati solo spostati a monte».

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Da quanto segnalato, «i mezzi meccanici hanno solo allontanato dalla battigia l’accumulo di rifiuti. Quando arriverà il maltempo l’acqua porterà in mare tutta quella sporcizia». In tutto ciò, «le lamentele dei turisti e dei residenti sono continue. Centinaia le foto che circolano sui social in questi giorni: battigia e dune completamente ricoperti da sacchetti di immondizia, resti organici e poi rifiuti restituiti dalle onde del mare».

L’amarezza è tanta: «Pagando le tasse dovremmo avere un equo corrispettivo in servizi da parte di chi amministra. Se non erro, gli arenili, prima dell’inizio della stagione balneare, dovrebbero essere sottoposti ad un intervento di pulizia e manutenzione straordinaria. Allora la domanda sorge spontanea: perché non viene fatto? Perché nessuno controlla? È inaccettabile che nel 2024 ancora non si è riusciti a stilare un semplice scadenziario che ricordi l’inizio dell’estate e la necessaria organizzazione del servizio di pulizia degli arenili. Probabilmente, nonostante gli aumenti spropositati delle imposte e della Tari a carico dei cittadini, non ci sono i fondi sufficienti per organizzare i servizi lungo le spiagge».

«Litorale abbandonato»

La lettrice incalza: «Nel caso mancassero il denaro o il personale per sistemare gli arenili, le autorità pubbliche potrebbero chiedere aiuto alle associazioni e ai cittadini per eseguire l’opera. Basterebbe diramare un appello e fornire ai volontari i mezzi per pulire la spiaggia per ottenere la risposta rapida e volenterosa dei cittadini che sarebbero orgogliosi di dare la migliore immagine del loro paese. È un peccato vedere un litorale abbandonato a se stesso, quando invece potrebbe essere l’asso nella manica, per nulla sfruttato, di una città che per diversi mesi ogni anno pullula di turisti. Senza considerare il disagio dei residenti e dei villeggianti».

Quindi l’appello finale: «Chiediamo agli enti preposti di intervenire al più presto per riportare la pineta e la spiaggia di Colamaio in condizioni decorose se davvero l’obiettivo è quello di rilanciare la città di Pizzo dal punto di vista turistico. Ci auguriamo che anche la città napitina, oltre ad essere ricordata per  il castello Aragonese, dove fu tenuto prigioniero e in seguito condannato a morte Gioacchino Murat, re di Napoli, oltre ad  essere conosciuto come il borgo del tartufo, possa ottenere in un futuro prossimo la Bandiera Blu e offrire spiagge di altissimo livello. Prendiamoci cura delle nostre spiagge, perché quello che gettiamo nel mare, ritorna indietro. La partecipazione di tutti – chiosa – è fondamentale».

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