Zungri, l’opposizione contesta il Documento unico di programmazione approvato in Consiglio: «Tasse aumentate del 200% e svendita dei beni comunali per coprire i debiti»
Per il gruppo Progetto Zungri, guidato da Antonio Fiamingo, il primo cittadino «naviga a vista nel tentativo di risanare il buco di oltre 2 milioni di euro che mette con le spalle al muro famiglie e imprese»
«Approvato un Documento unico di programmazione (Dup) senza obiettivi programmatici, con ambigue coperture di bilancio e senza alcuna proposta per far fronte allo stato di profonda crisi in cui versa il Comune. Solo tasse e privatizzazioni». Questo è quanto afferma in un comunicato il gruppo di opposizione “Progetto Zungri”, con in capo Antonio Fiamingo. «Oltre 2milioni di euro. A tanto ammonta il debito del Comune di Zungri certificato dall’amministrazione del sindaco Serafino Fiamingo. Per l’esattezza 2.114.264,46 euro, come scritto nel Dup approvato dai consiglieri di maggioranza nel Consiglio comunale, con il voto contrario dei consiglieri di “Progetto Zungri”. Un debito enorme – sottolineano – che Serafino Fiamingo vuole coprire essenzialmente in due modi: tasse e vendite di beni comunali».
«Le entrate previste alla voce Tributi infatti – incalza l’opposizione – passeranno dagli 890mila euro del 2023 a 2,6milioni di euro nel 2025. Un aumento delle entrate da tributi del 200%, sulla base di un rinnovato accordo con l’Agenzia delle entrate chiamata a mettere con le spalle al muro famiglie e imprese zungresi. Si prospettano tempi duri per chi già oggi non arriva a fine mese. Il secondo metodo ideato dal sindaco – continuano – è svendere le proprietà del Comune, cioè degli zungresi: alienare 45 beni immobili, tra terreni e fabbricati, per poco più di un milione di euro. Invece di ristrutturarle e assegnarle alle tante famiglie bisognose il sindaco pensa a far cassa svendendo le ultime case popolari al miglior offerente. Zero risorse e zero idee – aggiungono poi – anche sul fronte efficienza: nessuna nuova assunzione o aumento delle ore per gli uffici comunali. Avremo impiegati ancora più oberati di lavoro e appesantiti dalle responsabilità: i servizi ai cittadini e alle aziende sono quindi destinati a peggiorare inesorabilmente».
Anche sui fondi per finanziare gli eventi estivi l’opposizione calca la mano: «Serafino Fiamingo – scrivono – è stato evasivo, addirittura dichiarando di non conoscere precisamente l’importo stanziato “circa 4.000 euro” ha detto, e che le determine di spesa sarebbero state fatte successivamente. Insomma, non si sa quanti soldi il Comune spenderà, né per cosa, né a chi li verserà. I dubbi che questo modo di fare pone sono inquietanti. Cosa succederà con i milioni di euro che nel prossimo futuro arriveranno a Zungri?». Per il gruppo d’opposizione “Progetto Zungri”, si «naviga a vista su ogni fronte. Si va un po’ a caso. Del resto nel Dup – aggiungono – non v’è traccia degli obiettivi triennali, che pure doveva contenere, o della programmazione. È un documento politicamente vuoto, dove a livello di programmazione non c’è assolutamente nulla. Quando il sindaco – incalzato in Consiglio dall’opposizione evidenziano – è chiamato a spiegare quale sia il documento da approvare al punto “Linee programmatiche” dell’ordine del giorno, dato che non c’è alcun documento, risponde che le linee programmatiche sono quelle elettorali. Si scopre così, in un momento, tutto il pressappochismo non solo politico ma anche amministrativo di Serafino Fiamingo, che non deposita agli atti alcun documento di linee programmatiche e tenta di arrampicarsi sugli specchi, improvvisando».
Per l’opposizione, «nel Dup non c’è niente per la frazione Papaglionti, niente per i Servizi sociali, niente per la scuola, niente per le strade, niente per la cultura. Speriamo che entro novembre, termine ultimo per le modifiche da apportare al Documento, il sindaco si inventi qualcosa per essere più convincente. Il tutto accade in una situazione surreale – aggiungono -, in un Consiglio comunale fatto all’ultimo giorno utile per l’approvazione del Dup, con un odg confezionato da sindaco e presidente senza nemmeno sentire la Conferenza dei capigruppo, convocato di mercoledì alle 10:30 del mattino, forse per scoraggiare la presenza dei cittadini che vanno a lavorare o, forse, sperando nell’assenza dei consiglieri di “Progetto Zungri”».
Poi, la stoccata finale: «In un momento di gravissima confusione politica e istituzionale all’interno del gruppo di maggioranza, con il presidente del Consiglio che indossa la fascia incensato da un parroco politicizzato oltre ogni misura, consiglieri comunali che sui social si autoattribuiscono il titolo di assessore; sindaco che risponde alle interrogazioni consiliari al posto del presidente del civico consesso, presidente e consiglieri che pensano di far parte della Giunta; ex assessori delle passate amministrazioni che per dieci anni e fino a un mese fa, avevano Serafino Fiamingo come avversario all’opposizione nel frattempo sono diventati improvvisamente i più fedeli sponsor del sindaco… Serafino Fiamingo – hanno in fine concluso – rappresenta la perfetta continuità, una faccia diversa sulla sedia del primo cittadino, qualche erbaccia in meno per strada almeno per ora, ma in realtà, a Zungri, non è cambiato niente».
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