Paravati, folla delle grandi occasioni alla Notte degli Angeli: giochi popolari, divertimento e senso di comunità – FOTO
La terza edizione della rassegna è stata promossa con successo dall’associazione Onlus Michele Turco. Obiettivo far riscoprire antiche tradizioni di svago
Momenti di grande valenza sociale e di forte impatto emotivo alla due giorni di giochi popolari “La Notte degli Angeli”, organizzata a Paravati dall’associazione onlus “Michele Turco” con il patrocinio del Comune di Mileto e l’ausilio della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” della Serva di Dio Natuzza Evolo e di altre realtà del territorio. La rassegna, quest’anno alla terza edizione, si è svolta in piazza Caduti di Nassiriya, con la partecipazione di un centinaio di ragazzi e alla presenza di un pubblico numeroso e attento.
Anche in questo 2024 è stato perfettamente centrato l’obiettivo degli organizzatori di coinvolgere la cittadinanza nella riscoperta degli antichi giochi popolari (tiro alla fune, palo della cuccagna, ruba bandiera e altro ancora) e di promuovere momenti di sana aggregazione sociale, soprattutto tra la fascia giovanile.
Tra i momenti più significativi della Notte degli Angeli, l’atto finale sancito dal lancio delle lanterne volanti in memoria, tra gli altri, del ragazzo 19enne, deceduto alcuni anni fa per problemi cardiaci e a cui l’associazione organizzatrice è intitolata, e di Francesco Palmieri, altro giovane di Paravati strappato tempo fa prematuramente alla vita. «I palloni che volano in cielo a conclusione di una giornata di “giochi popolari” – ha affermato al riguardo il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, presente con altri esponenti di giunta all’evento – rappresentano la metafora degli sforzi comuni, uniti dalla memoria e dal ricordo di Michele e Francesco, giovani vite per motivi diversi spezzate. Giovani mamme e padri si ritrovano oggi con il dolore nel cuore, ma la speranza non si perde mai, soprattutto quando questo è condiviso dai giovani, da tutti i cittadini, dai parroci, dalla chiesa e dalle istituzioni. Serate come queste – ha concluso – rimangono dentro in maniera indelebile. Grazie all’associazione Michele Turco».