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Sciolto il Comune di Stefanaconi per infiltrazioni mafiose: decade il sindaco Solano e arrivano i commissari

La decisione del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sulla base della relazione della Prefettura di Vibo

Sciolto il Comune di Stefanaconi per infiltrazioni mafiose: decade il sindaco Solano e arrivano i commissari
Il Municipio di Stefanaconi e nei riquadri il sindaco Salvatore Solano e la Prefettura di Vibo

Sciolto il Comune di Stefanaconi. È quanto ha deciso il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi. «La decisione – si spiega nel provvedimento – alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267». Ora nel Comune alle porte di Vibo Valentia, si insedierà per almeno 18 mesi una commissione straordinaria. Decade, dunque, il sindaco Salvatore Solano, ex presidente della Provincia.

Solano è coinvolto nell’inchiesta Petrol Mafie, della Dda di Catanzaro, giunta alla sentenza di primo grado nel dicembre scorso. In quell’occasione, il sindaco Solano è stato condannato a un anno per il reato di corruzione elettorale, ma senza l’aggravante mafiosa, ed è stato invece assolto dai reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e di concorso in turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa. Recentemente, poi, nel maggio scorso, sono state depositate le motivazioni.

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«Io sono sempre stato a favore della legalità. Eppure ho vissuto un calvario giudiziario lungo 4 anni». È quanto dichiarò ai microfoni di LaC News24 lo scorso gennaio. Su tutte, a turbarlo maggiormente, è stata «l’infamante accusa dell’aggravante mafiosa, anche quella venuta meno». Ora lo scioglimento del Comune per mafia.

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