Paravati, 84 anni fa la “morte apparente” di Natuzza Evolo. La mistica raccontò: «Mi sono ritrovata in Paradiso»
Il 26 luglio del 1940 la Serva di Dio cadde in un sonno profondo e giunse al cospetto di Gesù che le chiese di adoperarsi per portare le anime a lui
Sono trascorsi 84 anni dal “giorno più bello” della vita della Serva di Dio Natuzza Evolo, morta la festa di Ognissanti del 2009. Era il 26 luglio del 1940, infatti, quando la mistica con le stigmate di Paravati visse la sua “morte apparente”, preannunciatale anticipatamente dalla Madonna in una delle tante sue apparizioni. Non comprendendo il significato del termine “apparente”, l’umile donna aveva subito dopo confidato a chi le stava vicino che in quella data sarebbe deceduta e, finalmente, andata in cielo con il suo Dio.
Quel 26 luglio a Paravati si precipitò uno stuolo di gente, tra cui vari corrispondenti di testate giornalistiche nazionali. Mamma Natuzza in quei frangenti cadde in un sonno profondo durato ben sette ore. Ad assisterla, numerosi medici che ne seguirono le varie fasi. «Quello – confiderà, appunto, più tardi – è stato il giorno più bello della mia vita. Mi sono ritrovata in un posto bellissimo, in Paradiso, al cospetto di Gesù. Mi ha chiesto di portare a lui le anime, di amare e di compatire, di amare e di soffrire. C’era una luce bellissima, il Signore predicava e tutti gli altri pregavano. Tra i presenti – racconterà ancora – molta gente sollevata da terra, disposta su quattro, cinque lunghe file, tante anime di defunti con il viso per terra e in ginocchio che pregavano, altre avvolte in una grande luce».
L’episodio e la promessa fatta a Gesù rimarranno impressi a caratteri cubitali nella mente della donna, dando di fatto il via ad un vissuto “straordinario nell’ordinario”, contrassegnato dall’eroica offerta elargita in spirito di sofferenza per la salvezza degli altri. L’84esimo anniversario della “morte apparente” della Serva di Dio viene ricordato oggi con una serie di eventi religiosi che si stanno svolgendo nella Villa della Gioia della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, insieme di strutture religiose-socio-assistenziali sorte a Paravati negli anni su input della stessa mistica e su richiesta della Vergine Maria. Nella grande chiesa, prossima ad essere elevata a santuario mariano, questa mattina si è svolta una santa messa. Questa sera si tiene l’incontro sul tema “La preghiera nella vita di Natuzza”, a cura del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro. Una catechesi in sintonia con l’attuale Anno della Preghiera, voluto da Papa Francesco in preparazione al Giubileo del 2025.
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