Zambrone, Identità e futuro replica alla minoranza: «Le strutture sportive? Una crescita continua»
I consiglieri di maggioranza rispondono alle accuse inerenti lo stato e la fruibilità dei centri sportivi siti nel territorio comunale e attaccano: «Il contributo dell’opposizione nella risoluzione delle criticità? Pari a zero»
In merito allo stato delle strutture sportive a Zambrone, il gruppo “Identità e futuro” ha replicato alle accuse mosse dall’opposizione. In particolare, la compagine amministrativa ha iniziato l’analisi partendo dal campo di calcetto sito a Zambrone: «Quando ci siamo insediati, l’area versava in grave stato di degrado, era di dimensioni inadeguate e presentava un piano di calpestio in cemento. I bagni non funzionanti e privi anche di un sistema di approvvigionamento idrico, la rete divelta e un’illuminazione modesta. Grazie alla buona pratica amministrativa sono state reperite le risorse regionali e il campo è stato reso realizzato ex novo. Ora è fruibile, in erba sintetica ed ampliato. Spesa complessiva di 70mila euro, di cui 20mila euro a cura del Comune. Oltre 38mila di opere complementari. Inutile dire che nessuno degli attuali amministratori di minoranza aveva sollevato obiezione alcuna quando versava in stato di degrado e dimentica che a realizzare l’opera è stata l’amministrazione retta da “Identità e futuro per Zambrone”».
Per quanto concerne la fruibilità, è «sempre stato a disposizione di tutti e gratuitamente. Anche oggi, chiunque ne faccia richiesta agli uffici o agli amministratori può accedere liberamente al campetto. Naturalmente, secondo modalità che garantiscano sicurezza e controllo della struttura. L’unica ragione per cui l’affidamento in gestione non si è concretizzato è l’enorme mole di lavoro dell’Ufficio Tecnico che, a breve, provvederà a definire anche tale procedimento».
Quindi la questione del campo di calcetto di Daffinà: «La struttura era una delle varie opere dell’amministrazione provinciale in stato di abbandono. Grazie a un accordo tra Provincia e Comune, il possesso e la gestione del campo, a titolo oneroso, sono stati trasferiti al Comune, sebbene la Provincia ne mantenga la proprietà e riscuota il canone. Durante il primo anno di gestione è stato predisposto un progetto per la partecipazione al bando “Sport e periferie” che ne prevedeva il totale restauro. Però non ha potuto avere seguito in quanto il Comune non era proprietario (condizione imposta dal bando, mai studiato dai consiglieri d’opposizione) e la Provincia, a causa dei noti problemi di carenza finanziaria, non avrebbe potuto garantire il cofinanziamento (necessario per concorrere con possibilità di successo). Nonostante ciò, proprio nei giorni scorsi, cosa ben nota anche ai consiglieri d’opposizione, si era concordato con i dipendenti dell’Ufficio Tecnico sulla necessità di pulire l’area e di realizzare piccoli lavori di manutenzione».
Ieri, il comunicato dell’opposizione: «Niente male come tempestività. Certo, una volta eseguiti tali interventi, l’opposizione dovrà trionfalmente affermare che: “Grazie al nostro intervento…”. Circostanza che si commenta da sé. A proposito, quale idea ha portato in merito a tale struttura l’opposizione? Soprattutto, quali progetti? Nessuno, ovvio, come sempre. In merito ai rifiuti presenti, per evitare il ripetersi di tali situazioni è stata avviata esecuzione di videosorveglianza (nell’ambito di un progetto di ampia portata) che a breve sarà realizzata. Una volta definita, si ribadisce, la spazzatura sarà rimossa». Poi, «siccome il pressappochismo regna sovrano, l’opposizione chiede l’utilizzo delle risorse derivanti dalle monetizzazioni per la manutenzione. Peccato che tali risorse non possono essere impiegate per opere di manutenzione, per come ampiamente sentenziato dalla giurisprudenza».
In merito al centro polisportivo di San Giovanni, «la precedente compagine di governo locale ha ottenuto un finanziamento di 300mila euro a fondo perduto ed ha aggiunto 100mila euro di risorse proprie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Realizzato un centro che è tra i più belli ed attrezzati di tutta la provincia, in un paese che, prima, non registrava alcuna struttura funzionante. A breve la struttura sarà aperta».
“Identità e futuro” sottolinea: «Il contribuito dell’opposizione alla crescita delle strutture sportive, insomma, è stato pari a zero, come sulla totalità delle problematiche del territorio e delle comunità. In compenso si è rivelata abilissima a seminare zizzania, alimentare varie negatività ed a rappresentare Zambrone come una specie d’inferno in terra, una sorta di paese fermo al feudalesimo di medievale memoria. Il nostro gruppo ha altre basi politiche improntate sulla verità, sull’impegno e sulla passione. Menzogne, sciatterie, approssimazione e ostilità sono estranee al nostro agire e, soprattutto, al nostro animo. Al pari di rappresentazioni indecorose e deformate della realtà territoriale che, invece, ci si adopera per migliorare giorno dopo giorno, con sacrifici, serietà e laboriosità».
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